Vinciguerra: «In Messico raccogliamo la sfida del contemporaneo»

Vinciguerra: «In Messico raccogliamo la sfida del contemporaneo» / Foto: ANSA

Ore 13:05 – (ANSA) «Città del Messico si è affermata negli ultimi tempi come una delle capitali del contemporaneo, declinato in molteplici aspetti: dall’arte alla fotografia, dalla ricerca accademica alla didattica. L’istituto che dirigo ha quindi deciso di accogliere questa sfida e di rivolgere la propria attenzione soprattutto alla contemporaneità, portando in Messico ciò che si fa in Italia nei molteplici ambiti nei quali si esprime la nostra creatività».

Lo ha spiegato Gianni Vinciguerra, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, in un’intervista all’ANSA a margine degli Stati generali della diplomazia culturale in corso a Macerata.

«Abbiamo privilegiato il canale dell’arte contemporanea, ideando delle residenze artistiche che stimolano appunto il dialogo tra creatori italiani e messicani nella riflessione tra i codici espressivi e le modalità dell’estro», ha aggiunto.

«Allo stesso tempo, questa attenzione verso la creatività contemporanea si è declinata in chiave musicale: l’istituto ospita ogni anno una decina di giovani jazzisti italiani affinché risiedano in Messico, per circa un mese, suonando con band e con artisti locali, realizzando poi un evento finale nella nostra sede. Allo stesso tempo, a partire da quest’anno, abbiamo deciso di aprire le porte anche a un versante della musica nel quale l’Italia ha molto da dire: l’elettronica. L’istituto dispone di un bel giardino dove, con cadenza bimestrale, realizzeremo eventi dedicati appunto a questo genere».

«Ma non è tutto: nel 2026 l’Italia avrà un appuntamento importante in Messico. Nel dicembre del prossimo anno parteciperemo infatti come Paese invitato d’onore alla celebre e prestigiosa Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara. È la piattaforma dedicata all’editoria più importante di tutto il mondo ibero-americano ed essere l’ospite d’onore implica una grande visibilità e responsabilità».

«Avremo la possibilità di poter mostrare al mondo ispanofono la ricchezza della nostra letteratura, la sua grande versatilità e di portare in Messico i nomi più importanti e anche le promesse delle lettere italiane», ha concluso.

Foto: ANSA

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