Ore 19.42 – L’associazione Save Art —con sede in provincia di Pordenone, nella regione italiana del Friuli Venezia Giulia— collabora da diversi anni nello Stato messicano di Oaxaca con il Museo Estatal de Arte Popular (MEAPO), il Colectivo Pochotle, il Centro de las Artes de San Agustín Etla e la Casa Estudio Zenit e, nella città di Puebla, con BM Cultura A.C.. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale e sociale sia del territorio italiano che messicano.
«Intendiamo promuovere, sviluppare e far conoscere» —si legge in un comunicato— «la cultura artigianale ed artistica, le antiche tradizioni, i materiali naturali e non inquinanti, nell’interesse della cooperazione tra le due nazioni».
Quest’anno, nel mese di novembre, si recheranno in Italia artisti provenienti da diverse città del Messico per collaborare con Save Art a un progetto che ha come tema la violenza contro le donne.
L’iniziativa, dal titolo “Il segno delle donne”, mira a sensibilizzare su questo lacerante fenomeno, sottolineando che non si tratta di un problema solo delle donne che subiscono violenza, ma di un dramma che colpisce tutta la collettività.
«Attraverso i murales, vogliamo coinvolgere adulti e ragazzi. L’obiettivo è quello di creare una coscienza sociale e promuovere una cultura di pace e rispetto per le donne attraverso l’arte, con la figura umana e il muralismo. Il nostro scopo, oggi, è informare e denunciare sulla base delle normative e delle leggi vigenti», afferma l’associazione.
L’ONU ha dichiarato la violenza di genere una pandemia.
In Italia, durante il confinamento decretato nell’ambito della pandemia da Covid-19, è stata uccisa una donna ogni due giorni. In Messico, 66 donne su 100 subiscono abusi e il 59% delle donne con marito o compagno ha sofferto violenza e solo il 9,45% osa denunciare o riferire i fatti.
«È un fenomeno che dobbiamo catturare sui muri, poiché ogni giorno si scrive una storia diversa di maltrattamenti, violenza e omicidi» —spiegano gli organizzatori— «Abbiamo la possibilità di visualizzare ed esprimere un messaggio, in modo che le donne che ancora vivono questa tragica condizione, si rendano conto e sappiano che non sono sole. Solo così saremo in grado di generare empatia con l’intera comunità».
I murales, eseguiti da artisti italiani e messicani, saranno realizzati nelle prime settimane del mese di novembre e il giorno 25, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, verranno proiettati i timelapse e si consegneranno i relativi riconoscimenti durante una cerimonia conclusiva al Castello di Valvasone, a circa 20 km da Pordenone. Parteciperanno l’europarlmentare Marco Dreosto, l’Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba, il presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli, Stefano Lovison, la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Dusy Marcolin, il presidente di Confartigianato Imprese Pordenone, Silvano Pascolo, e l’assessore della Regione Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier.
«In futuro contiamo di replicare lo stesso evento in Messico. Lavoreremo per dare continuità e creare una manifestazione annuale che possa fare eco nel mondo per denunciare questo problema sociale ed educare la popolazione attraverso l’arte», hanno concluso le coordinatrici dell’iniziativa Cecilia Velázquez, Katty Faion e Alessandra De Rosa.
Per informazioni: brigadasmoviles.cultura@gmail.com / +39 331 396 3688 / +39 335 754 0330 / +52 222 754 4550