Ore 07.27 – Dal 26 ottobre al 14 novembre 2021 si espone per la prima volta al Museo della Città di Rovereto l’erbario messicano raccolto da Cassiano Conzatti, una collezione che ha richiamato l’interesse anche della comunità scientifica del Paese latinoamericano, che invitò il Museo a intervenire al XX Congresso di botanica tenutosi a Città del Messico nel 2016, nell’ambito di un simposio avente per oggetto lo stesso Conzatti.
Nato nel 1862 a Civezzano, in Trentino-Alto Adige, Conzatti iniziò i suoi studi proprio a Rovereto, dove la passione per la natura lo portò a frequentare il Museo Civico e a stringere rapporto con l’allora direttore Giovanni Cobelli. In seguito alle ristrettezze economiche familiari, il giovane studente decise di emigrare e fu uno dei 428 italiani che il 19 ottobre 1881, a bordo del piroscafo Atlantico, arrivarono in Messico e l’anno successivo fondarono la Colonia Manuel González nell’attuale comune di Zentla dello Stato di Veracruz.
Giunto oltre oceano poverissimo, riuscì a completare gli studi per poi intraprendere a Oaxaca una brillante carriera, prima come dirigente scolastico, poi come ricercatore e direttore dell’orto botanico della città. Coltivò il suo amore per le floristica riscuotendo grande stima non solo in Messico, ma anche negli Stati Uniti.
In Italia la sua figura è poco nota, così come la sua opera principale, la Flora taxonómica mexicana, scritta tra 1932 e il 1947: oltre 4.000 pagine in cui descrive con chiavi analitiche tutte le specie vegetali del Messico allora conosciute. Quest’opera ebbe un travagliato destino: la sua pubblicazione iniziò nel 1939 e terminò solo nel 2014.
Conzatti rimase molto legato al Museo di Rovereto al quale, nel 1901, inviò in dono campioni dell’erbario, omaggio che venne ampliato nel 2009 dalla figlia Victoria con ulteriori esemplari.
Oggi la collezione consta di quasi 1.700 campioni. Si tratta di piante raccolte e seccate sotto pressa risalenti al primo Novecento, che solo recentemente —grazie alla catalogazione conclusasi nel 2016— si sono rivelate di notevole spessore, sia per l’importanza storica, sia per la valenza scientifica.
I campioni dell’erbario sono organizzati in teche secondo la famiglia sistematica di appartenenza, montati su fogli originali e completi di cartellino riportante informazioni precise, scritte a mano dallo stesso Conzatti. Il valore scientifico della collezione è legato soprattutto alla ricchezza degli specimen raccolti e utilizzati per descrivere una nuova specie per la scienza. In particolare, i tipi messicani conservati a Rovereto sono 56, descritti anche da altri botanici internazionali vissuti tra il XVIII e il XIX secolo. Il campione più antico risale al 1886, mentre quello più recente è datato 1944.
Per quanto riguarda la provenienza, gli esemplari sono stati raccolti in oltre 20 Stati messicani. Tra i 1687 catalogati, 17 hanno provenienze diverse dal Messico, in particolare gli Stati Uniti e l’Europa. Si tratta di piante che furono spedite da botanici di fama internazionale come C. G. Pringle, C. J. M. Grand e M. Gandoge, in seguito a rapporti epistolari e scambi di materiale. Varie di queste lettere sono esposte all’interno delle teche, così come numerosi disegni realizzati dallo stesso Conzatti.
L’erbario custodito dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto non è l’unico raccolto da Conzatti: sono più di 20 quelli registrati ufficialmente e sparsi per il mondo, ma la collezione che si espone in questi giorni nel Trentino è considerata tra le più importanti a livello mondiale, dopo quella conservata all’Università di Città del Messico e quella dello Smithsonian Institution di Washington.
Sull’erbario roveretano sono stati pubblicati dalla rivista della Società Botanica Italiana due testi di Tomasi, Bertolli e Proser: “Catalogazione di un erbario inedito di Cassiano Conzatti custodito presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto” (2018) e ”Le raccolte di Cassiano Conzatti, botanico messicano di origini italiane” (2016).
Cassiano Conzatti nel 1926
CARISSIMO MASSIMO,
BUON GIORNO
TANTISSIMI COMPLIMENTI PER IL LAVORO CHE STAI SVOLGENDO, CON GRANDISSIMA DEDICAZIONE E
CONOCIMENTO.
UN FORTE ABBRACCIO
CAV. GIOVANNI ENZO BELLEI