Il Comune di Milano cerca investitori per un hotel in piazza Duomo

Il Comune di Milano cerca investitori per un hotel in piazza Duomo

Ore 09.48 – La destinazione prevista dal Comune di Milano per la parte centrale dell’immobile di sua proprietà in via Dogana, sul lato sud di piazza Duomo, tra via Marconi e via Mazzini, è quello di camere d’albergo con vista sulla maestosa cattedrale gotica, la terza chiesa al mondo per superficie e sesta per volume.

I soggetti interessati ad una concessione per riqualificare e gestire gli oltre 7.260 metri quadri, disposti dal piano terra al quinto —più interrato e sottotetto— per farne un albergo con servizi e negozi connessi potranno inoltrare una manifestazione di interesse fino al prossimo 25 febbraio.

Lo spazio è attualmente occupato da una libreria Mondadori che sarà trasferita in altre strutture nel corso del 2022.

Contestualmente, il Comune procederà alla valorizzazione del corpo centrale dell’edificio —che comprende anche spazi già non occupati e altri che verranno liberati dagli attuali uffici— in linea con il progetto di ampliamento del Museo del Novecento per aumentare lo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea.

Il Comune si riserva di valutare anche proposte per «eventuali destinazioni alternative, ma sempre rispettose dell’ambito storico monumentale», si legge nell’avviso pubblico.

In considerazione del piano di investimenti, prevedibilmente ingente, la concessione è di 18 anni ad un canone annuale non inferiore a 500 euro al metro quadro per gli spazi a destinazione alberghiera, a 1.850 euro per quelli destinati a ristorazione e a 2.899,81 euro per servizi e negozi.

«Lo scopo dell’amministrazione» —spiega l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte— «è di valorizzare il palazzo dal punto di vista della redditività e insieme garantire funzioni adatte per il contesto di Piazza Duomo. La destinazione ricettiva con servizi di alto livello permette un giusto bilanciamento fra le esigenze di chi investe, il rispetto del contesto monumentale e l’utilità pubblica».

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