Ore 06.32 – Come ogni anno, il New York Times ha pubblicato la lista di 52 destinazioni da visitare nel mondo e, per il secondo anno di fila, l’ha adattata a un pianeta diverso da quello per cui era stata originariamente ideata. Nel 2021 il giornale aveva parlato di «52 posti da amare», più che da raggiungere.
Quest’anno ha scelto 52 mete in cui «i turisti possono essere parte della soluzione». Sono infatti luoghi in cui —secondo Amy Virshup, responsabile della sezione viaggi— «è in atto un cambiamento»: a volte un mutamento ambientale, in altre occasioni un nuovo approccio verso il futuro.
E in questa trasformazione i turisti, o almeno una parte dei visitatori, hanno un ruolo funzionale ritenuto positivo. Tra i 52 posti ce ne sono tre italiani e uno messicano: Chioggia, Napoli, Courmayeur e Zihuantanejo.
Chioggia, Italia
Vicino a Venezia, con simili canali. Scelta perché potrebbe aiutare a togliere da Venezia parte del suo ingente carico di turisti e perché è un buon punto di partenza per giri in bici lagunari.
Courmayeur, Italia
Scelta per come prova a cercare un equilibro tra turismo e attenzione all’ambiente. Ma c’è anche una veloce menzione per la polenta concia.
Napoli, Italia
Consigliata per come certe attività commerciali stanno provando ad affrontare i problemi del cambiamento climatico e segnalata come «una città dove le visite a piedi sono una parte della soluzione».
Zihuantanejo, Messico
Questa «rilassata città di mare» merita di stare in questa lista perché secondo il New York Times sta portando avanti una serie di «progetti ambientali partiti dal basso». Uno aiuta per esempio i pescatori a diventare guide che avvistano balene per i turisti.