Ore 17.33 – La chef messicana Diana Beltrán e il figlio Gianluca Marinelli sono approdati a Torino con Maybu, un fast food di gastronomia Tex-Mex —cucina fusione in cui «la tradizione messicana incontra quella degli Stati Uniti»—, come si legge nel sito web della catena, già presente a Roma.
Le creazioni Tex-Mex sono diffuse soprattutto negli Stati sud-orientali degli Usa, come il Texas, il New Mexico, lo Utah e il Colorado, adiacenti al confine con il Messico.
Diana Beltrán è giunta in Italia da Acapulco nel 1985 e nel 2002 ha aperto a Roma il ristorante La Cucaracha. Diventata un volto noto di Gambero Rosso Channel con il programma “Sapori dal Messico”, ha successivamente ampliato il suo progetto e con il figlio Gianluca ha aperto tre locali Maybu nella Città Eterna, dove c’è spesso la fila per entrare.
Il modello torinese è lo stesso dei tre locali capitolini: colori, luci e un design ricercato e allegro, in cui due Catrine e piccole vetrine con Alebrijes —iconiche figure create in Messico rispettivamente nel secondo e terzo decennio del XX secolo dal caricaturista José Guadalupe Posadas e dall’artigiano Pedro Linares— sorvegliano il bancone e guidano le persone.
«Ogni volta che apriamo un locale» —ha precisato Marinelli in un intervista pubblicata sul sito del Gambero Rosso– «cerchiamo di migliorare sempre. Siamo stati molto scrupolosi nell’allestire questo di Torino perché l’eleganza che qui si respira è intensa e volevamo essere all’altezza della città che ci ospita. Lo stile e il design torinesi fanno scuola in tutto il mondo». Il Maybu del capoluogo piemontese sorge nei pressi della Mole Antonelliana, il monumento-icona della città, accanto alla sede dell’Università di Palazzo Nuovo.
L’attenzione si nota anche nella ricerca delle materie prime fresche: «Le salse» —spiega Diana, che sovrintende alla cucina— «vengono preparate quotidianamente, le nostre carni, dal chili piccante, al maiale, al manzo, al pollo, sono tutte cotte a vapore, senza oli aggiunti, per conservare intatte tutte le proprietà nutrizionali, olfattive e gustative».