Ore 17.03 – Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il riconoscimento dell’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk ed ha ordinato l’invio di truppe nella regione del Donbass con lo scopo di «assicurare la pace».
Al termine di un lunghissimo discorso tv alla nazione, il capo del Cremlino ha firmato il decreto di riconoscimento delle entità filo-russe con al fianco i capi dei due territori ribelli, scatenando la condanna di tutti i leader occidentali. Il presidente Usa Joe Biden ha chiamato subito dopo il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. Gli Stati Uniti hanno già annunciato le prime sanzioni su investimenti e commercio nel Donbass, alle quali se ne aggiungeranno altre. L’Unione europea si appresta a farlo domani, con il presidente di turno Macron che per il momento ha parlato di misure «mirate». Anche Londra, ha fatto sapere la sua ministra degli Esteri Liz Truss, annuncerà un’ulteriore stretta verso la Russia.
La Farnesina ha diffuso il seguente comunicato del ministro degli Esteri Luigi Di Maio:
«La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica.
L’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti.
L’Italia rivolge un appello a tutte le parti perché si ritorni al tavolo negoziale nei formati appropriati, nella convinzione che iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione.
L’Italia è in costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all’annuncio del Presidente della Federazione Russa.
Il Governo italiano è pronto a riferire in Aula».