Ore 15.33 – In occasione dell 6° edizione dell’Italian Design Day (IDD), mercoledì 23 marzo saranno inaugurate all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico le esposizioni 30 años de Fuorisalone (1990-2020) e We Love Art. Parteciperanno all’evento l’Ambasciatore d’Italia in Messico, Luigi De Chiara, e l’architetto Matteo Origoni, che giunge alla capitale del Paese latinoamericano in veste di Ambasciatore dell’IDD.
Il Fuorisalone è una manifestazione che si svolge annualmente nel capoluogo lombardo in concomitanza con il Salone del Mobile, definendo così la Settimana del Design di Milano. Si tratta dei due appuntamenti più importanti, a livello mondiale, che riguardano il settore del disegno industriale e, in particolare, dell’arredamento e quest’anno si terranno dal 7 al 12 giugno.
Il Fuorisalone non è un evento fieristico, non è organizzato da nessun ente e non è gestito da un organo centrale istituzionale, ma è nato spontaneamente alla fine del XX secolo su iniziativa delle aziende che operano nel settore dell’arredamento e del design industriale, i cui singoli promotori continuano ad orchestrarsi autonomamente per creare una grande iniziativa collettiva. La comunicazione e la promozione sono state prese a carico da diverse organizzazioni, tra cui la rivista Interni che —oltre ad aver ideato il logo dell’evento e aver depositato la dicitura Milano capitale del design— ha creato nel 1991 la prima guida a tutti gli appuntamenti.
Contemporaneamente, sbarca a Città del Messico il tour internazionale del progetto “We Love Art”, con l’esposizione di otto opere che altrettanti giovani artisti hanno realizzato ispirandosi a alcune delle principali aziende partecipate dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), istituzione finanziaria che opera all’interno del sistema economico del Bel Paese essenzialmente come una banca di Stato, avendo fra le sue diverse attività anche la presenza nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali.
We Love Art. Vision and Creativity Made in Italy è un progetto di mecenatismo culturale del Ministero degli Affari Esteri (MAECI) e della Fondazione CDP che si ispira alla mostra Sculture nella città, tenutasi a Spoleto nel 1962 e costituita dalle opere in metallo realizzate nelle officine dell’Italsider da un gruppo di creatori internazionali. Seguendo la medesima suggestione, i curatori di We Love Art hanno invitato artisti delle ultime generazioni a realizzare un’opera ispirata ai processi produttivi e concettuali di altrettante importanti società italiane.
Le imprese e gli artisti coinvolti nell’iniziativa sono: per Ansaldo Energia, Namsal Siedlecki; per CDP Immobiliare, Amedeo Polazzo; per ENI Tomaso de Luca; per Open Fiber, Benni Bosetto; per Snam, Alice Ronchi; per Terna, Giulia Cenci; per TIM, Giulio Saverio Rossi e per Webuild, Lulú Nuti.
Luigi De Chiara e Matteo Origoni
Matteo Origoni, laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, dal 2011 lavora con lo studio Origoni Steiner con il quale si occupa dello sviluppo di progetti per clienti pubblici e privati, tra i quali: il Politecnico di Milano, Kiton, ADI, Ermenegildo Zegna, Gruppo Coesia, Panino Giusto, Riva1920, Caimi Brevetti, KCDF – Korean Craft Design Foundation, il Museo delle Culture di Milano, l’Atlanta Design Museum, la Triennale di Milano, il Museo del 900 di Milano e molti altri.
I suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste specializzate e selezionati per premi nazionali ed internazionali tra cui il Compasso d’Oro ADI e il premio FAD per l’architettura e l’interior design. Nel 2016 è stato finalista del premio “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana”.
È professore di Museografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e di Firenze, di Product Design presso l’Accademia di Carrara, oltre a collaborare con l’IED di Milano e con la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Milano per il corso di allestimento.