Ore 13.36 – Colpaccio del messicano Sergio Pérez che si prende la pole nel GP di Arabia Saudita. Leclerc, su Ferrari, è secondo per 25 millesimi. Terzo Sainz, con l’altra rossa, e quarto Verstappen.
È la prima pole position in carriera per Checo, nato a Guadalajara, in Messico, il 26 gennaio 1990. La sua passione per le auto è subito evidente e Sergio scende in pista per la prima volta all’età di sei anni, per il suo primo campionato: inizia la carriera festeggiando quattro vittorie e l’anno successivo si ripete, diventando il più giovane vincitore della sua categoria.
Pérez ci prende gusto e continua a correre e vincere in diverse classi del karting, per poi fare il passaggio alle monoposto: nel 2004, con la Escuderìa Telmex, Sergio entra ufficialmente nel motorsport professionistico, prendendo parte al campionato Skip Barber National. A questo punto, però, deve prendere una decisione: inseguire il suo sogno lontano dalla famiglia, oppure demordere. Decide di lasciare il Messico e di trasferirsi in Germania per partecipare al campionato di Formula BMW.
I primi tempi sono duri: appena quattordicenne, si ritrova in un Paese di cui non conosce la lingua e alloggia in quello che è il ristorante di proprietà del team “4 Speed Media”. La sua caparbietà però lo premia: passo dopo passo, con sacrificio e determinazione, riesce nel 2007 a correre nella Formula 3 inglese. Pérez stupisce tutti: vince 14 gare, sale 19 volte sul podio e conquista 12 pole position e altrettanti giri veloci. Una performance che gli apre le porte delle GP2 Asia Series e, subito dopo, delle Main Series, in cui approda nel 2009. Con il team Arden non riesce a conquistare che qualche piazzamento a punti, mentre l’anno successivo – con il team Barwa Addax – sale per cinque volte sul gradino più alto del podio e si gioca il titolo, chiudendo secondo.
Nel 2011, arriva la telefonata di Peter Sauber che lo porta in Formula 1.