Ore 06.35 – Secondo un’indagine condotta da CNA Turismo e Commercio focalizzata sul periodo 12-21 agosto, oltre 10 milioni di turisti pernotteranno in strutture ricettive in Italia, tradizionali e non. Il totale supera i 15 milioni aggiungendo al computo gli italiani che andranno nelle seconde case. Tra quelli che passeranno la notte in strutture ricettive, gli italiani dovrebbero essere 5,5 milioni, ben 4,5 milioni gli stranieri. La spesa complessiva, diretta e indiretta, dovrebbe toccare i 3,5 miliardi.
Gli italiani, secondo l’indagine di CNA, sono orientati in prevalenza verso mare, montagna e terme, mentre gli stranieri (in particolare gli extra-europei) vengono attratti da città e borghi d’arte.
A integrare queste scelte le attività esperienziali e la ricerca (non solo da parte straniera) delle proprie radici familiari, il cosiddetto “turismo ancestrale”.
Il pernottamento medio degli italiani si fermerà a tre notti, mentre sarà di quattro notti il pernotto dei turisti stranieri. Due terzi dei turisti opteranno per gli alberghi e un terzo per le sempre più diffuse strutture extra-alberghiere: i Bed&Breakfast sono i preferiti in riva al mare, in città e nei borghi d’arte, ma chi preferisce l’aria aperta tende a scegliere agriturismi e campeggi. Il ritorno dei turisti stranieri in Italia, secondo l’indagine, è trainato, per quanto riguarda l’Europa, prima di tutto dai vacanzieri provenienti da Germania, Francia e Regno Unito.
L’euro debole sta calamitando verso l’Italia anche molti turisti extra-europei: i viaggiatori partiti dagli Stati Uniti d’America sembrano avviati a superare ogni risultato precedente.