Ore 09.48 – Per la compagnia aerea di bandiera dell’Italia ITA Airways restano in corsa la cordata Msc-Lufthansa e il fondo statunitense Certares, specializzato in investimenti in società del settore viaggi e alberghi.
La terza offerta vincolante dovrà essere presentata entro le 23.59 del 22 agosto e in vista dell’ormai prossima scadenza i consulenti del ministero dell’Economia hanno inviato una comunicazione ufficiale ai soggetti interessati con la richiesta di chiarire alcuni punti, 7 in particolare, tra cui il prezzo e le quote di partecipazione. Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) —al momento unico azionista di ITA— prova a sondare il terreno per capire se può ottenere offerte più cospicue.
Sotto la lente ovviamente il valore di ITA Airways. Lo scorso 5 luglio —quando sono state inviate le nuove offerte— Msc-Lufthansa stimava il prezzo a 800-850 milioni, 650 milioni per Certares. Il MEF vuole alzare l’asticella, obiettivo non facile visto che secondo gli esperti con il passare del tempo il prezzo è destinato a scendere ancora.
In linea con il decreto di privatizzazione lo Stato italiano resterà nell’azionariato di ITA Airways, uscendone solo in un secondo momento. Entra in scena, dunque, il capitolo quote. Per Msc-Lufthansa il MEF non deve andare oltre il 20%, lasciando il 60% a Msc e il 20% a Lufthansa. Il fondo statunitense, invece, è disposto a lasciare il 38% al ministero che punta comunque ad quota superiore al 20%.
Strettamente legato al discorso quote c’è l’amministrazione. Nello scenario Msc-Lufthansa si ragiona su un consiglio di 5 rappresentanti: 3 di Msc, 1 di Lufthansa e 1 del MEF. Cinque membri del CdA anche per Certares: 3 per il fondo, 2 per il ministero. Sullo sfondo, la richiesta del Tesoro di avere potere su alcune decisioni determinanti per il futuro della compagnia, tra cui le rotte e le alleanze.
Il fondo statunitense Certares lavora, inoltre, all’ipotesi di quotare in Borsa ITA Airways nel caso vincesse la sfida contro Msc-Lufthansa e mette sul piatto anche la rete di vendita costituita dalle società leader nella distribuzione di viaggi leisure e business di cui è azionista. A partire da American Express Global Business Travel (30 miliardi di dollari in biglietti corporate) e Internova (che controlla il più grande network di agenzie viaggi premium negli Stati Uniti) per portare in Italia i viaggiatori.
Entro questo mese, comunque, il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, dovrebbe dare semaforo verde alla vendita di ITA Airways, portando a termine l’impegno assunto con l’Unione europea e sancendo l’operazione come uno degli «affari correnti» che fanno capo al governo uscente.
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