Ore 03.35 – Entra nel vivo il programma per la scoperta di talenti della Ferrari Driver Academy (FDA) con due eventi di selezione che definiranno alcuni dei partecipanti alle finali che si svolgeranno a Maranello nel mese di ottobre. I giovani si confronteranno in pista e in una serie di altre attività.
Nata nel 2009, la FDA ha come scopo quello di formare i piloti selezionati dal punto di vista agonistico, umano e professionale. L’obiettivo è preparare i giovani a un approdo in Formula 1 e, potenzialmente, alla scuderia del cavallino rampante.
Dal 2020 FDA ha rafforzato la propria rete di ricerca avvalendosi del contributo di selezionatori locali per essere certa di poter sempre contare sui giovani migliori, ovunque essi si trovino nel mondo.
Si svolgerà da oggi al 28 settembre l’evento organizzato da Motorsport Australia —scouting partner di FDA per l’area Asia-Pacifico— che porterà sulla pista di Sepang, teatro per ben 19 volte del Gran premio di Formula 1 di Malesia, 24 giovani di sette diverse nazionalità.
L’appuntamento avrà luogo in due fasi: la prima vedrà tutti i ragazzi coinvolti, mentre la seconda sarà riservata solo ai sei migliori e porterà alla scelta dei candidati per le finali.
L’altra selezione andrà in scena in Messico all’autodromo di Puebla ed è organizzata in collaborazione con Escuderia Telmex, scouting partner per l’America Latina.
Anche in questo caso un gruppo di promettenti piloti si confronterà in pista al volante di una vettura di Formula 4 nella giornata del 27 settembre. I due migliori saranno ospitati a Maranello fra meno di un mese per cercare di assicurarsi un posto nella Academy.
«Siamo molto grati a Motorsport Australia ed Escuderia Telmex per l’organizzazione degli eventi di Sepang e Puebla», ha dichiarato Marco Matassa, Capo di Ferrari Driver Academy. «La rete che abbiamo creato attraverso i nostri scouting partner» —ha aggiunto— «ci ha già messo in condizione di fare entrare nella Academy due talenti come James Wharton e Rafael Camara, ragazzi giovanissimi, arrivati da molto lontano in forza solamente del loro grande talento».
«Gli eventi di Malesia e Messico ci aiutano nella missione di rendere questo sport sempre più accessibile e inclusivo e ci permettono di essere quanto mai capillari nella scelta dei ragazzi più meritevoli. Un grande in bocca al lupo a tutti i piloti coinvolti. Non vedo l’ora di incontrare i migliori di loro a Maranello in occasione delle finali tra meno di un mese», ha concluso Matassa.