FICO Eataly World, il parco del cibo italiano a Bologna

FICO Eataly world, il parco del cibo italiano a Bologna

Ore 09.05 – FICO Eataly World —noto anche come FICO, acronimo di Fabbrica Italiana Contadina— è un parco tematico dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia, uno dei più grandi al mondo nel suo genere, situato nella zona San Donato-San Vitale di Bologna, un quartiere con un ambiente accogliente noto per i suoi ristoranti. L’ingresso si trova a circa mezz’ora di auto o taxi dal centro storico di Bologna ed a circa 20 minuti di autobus dalla stazione ferroviaria.

Inaugurato nel 2017, dopo un anno di chiusura a causa della pandemia FICO è stato rilanciato con un’offerta rinnovata ed ampliata ed ha riaperto ufficialmente le porte al pubblico il 22 luglio 2021.

L’esperienza inizia nel momento in cui si arriva al casello del parco, dove i visitatori vengono accolti da statuette di mucche, maiali, capre e pecore. Si prosegue fino all’ingresso dove, non appena varcata la prima soglia, gli animali della filiera alimentare prendono vita. Qui è possibile accudirli, dar loro da mangiare, mungere le mucche e iniziare a vivere un viaggio a 360° nel mondo dell’alimentazione: dalla materia prima al processo di trasformazione, fino al prodotto finito.

60 operatori specializzati offrono all’interno dei padiglioni cibo ed esperienze basate su 7 aree tematiche: salumi, formaggi, pasta, selvaggina, vino, olio e dolci.

Si possono seguire corsi per imparare a preparare pasta, pizza o gelato, oltre a degustare e riconoscere il vino o il caffè. Tra le tante particolarità del parco, esiste una zona dedicata al tartufo, dove è possibile cercare questi prelibati funghi immergendo le mani sotto terra per poi mangiarli al ristorante.

Ci sono anche giostre multimediali —a tema terra, fuoco, animali e dalla terra alla bottiglia—, padiglioni tematici e sensoriali e campi sportivi da golf, da beach volley e da calcetto.

Tra un’attrazione e l’altra, a FICO Eataly si può mangiare. 13 ristoranti offrono specialità regionali di tutta Italia per il pranzo, la merenda e la cena.

Il parco promuove la cultura della sostenibilità contro gli sprechi con un curioso banchetto chiamato “Brutti, ma buoni”, che mette gratuitamente a disposizione dei visitatori la frutta e la verdura imperfetta, quella che non è vendibile o presentabile in un piatto. In fondo, la sostenibilità sta anche nelle piccole cose, come in una pera un po’ storta.

Le fabbriche

Sono 13 le fabbriche dedicate alle eccellenze della gastronomia italiana, dove il cibo prende vita davanti agli occhi dei visitatori grazie ad un sistema di polarizzazione delle vetrate al di là delle quali si trovano le vere e proprie fabbriche di cibo. È possibile assistere a show multimediali interattivi alla fine dei quali uno degli operatori accompagna gli interessati ad un tour esperienziale per vivere a pieno i processi produttivi.

Lo shopping

L’area commerciale si sviluppa su 2.000 mq con un concetto originale: i prodotti acquistati durante la giornata si pagano all’uscita, varcando la soglia delle casse e i tornelli.

Luna Farm

A corredo del parco, per completare l’offerta, Luna Farm è un luna park a tema contadino che si estende su 6.500 mq coperti e climatizzati e conta ben 15 attrazioni differenti.

Sono disponibili, tra gli altri e accessibili ai bambini di altezza da 90 cm in su— un ottovolante, la ruota panoramica, l’autoscontro e una monorotaia sospesa. I più grandi possono divertirsi anche con i videogiochi, il cinema 4D e la realtà virtuale.

Costo dei biglietti

Il biglietto di ingresso costa 8 euro (10 euro il biglietto FICO + Luna Farm). L’ingresso + tour con 4 degustazioni o ingresso + corso (di pasta, pizza, gelato, vino o mortadella) ha un costo di 19 euro.

Aperture all’estero

In un’intervista di alcuni mesi fa, Stefano Cigarini, amministratore delegato di FICO Eataly, ha detto: «FICO Eataly World aprirà all’estero, perché l’idea di un parco del cibo italiano è espressione di uno dei settori in cui siamo riconosciuti nel mondo».

Il parco è nato «dall’intuizione geniale dei gestori del centro agroalimentare di Bologna e di Oscar Farinetti» —ha aggiunto— «che è rendere la filiera del cibo protagonista».

«FICO porta i visitatori in un parco dove l’esperienza legata al cibo è a tutto campo, in cui l’intera filiera alimentare, a partire dalla terra e l’agricoltura, è raccontata in maniera divertente, esperienziale e innovativa. Il parco fa vivere il cibo, giocare con il cibo, provare il cibo. Si può impastare la pizza, salire su una giostra di pasta o attraversare una forma di formaggio da 9 metri, ma anche imparare a cucinare. La somma di queste esperienze legate esiste solo a FICO Eataly World», ha concluso.

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