Ore 11.11 – L’inflazione messicana si è fermata all’8,7% annuo a settembre, rimanendo così stabile rispetto al dato di agosto e facendo anche leggermente meno di quanto atteso dal mercato (+8,75%).
Dati sotto le attese anche per il carovita mensile, che si è arrestato a +0,62%. In questo caso non si assiste solamente ad un dato inferiore alle attese (fissate a +0,67%), ma anche in rallentamento rispetto al mese di agosto (+0,7%).
Quanto all’inflazione di fondo sia il dato mensile (+0,67%) sia quello annuale (+8,28%) risultano sotto le attese (rispettivamente a +0,74% e + 8,34%), ma nel caso del dato mensile si segnala un rallentamento (+0,8%), mentre per quello annuale si segnala ancora un’accelerazione (+8,05% ad agosto).
«Un’ottima notizia è che l’inflazione si è fermata», ha detto il presidente Andrés Manuel López Obrador durante la sua conferenza stampa mattutina. «Stamattina presto» —ha aggiunto— «l’Inegi ha diffuso i dati e non si osserva più una crescita inflazionistica, questa è un’ottima notizia per il popolo, per la gente, e spero che la diminuzione continui in futuro. Ha già raggiunto il suo tetto, il suo limite massimo, e inizierà a scendere, queste sono le previsioni».
Il governo messicano si è adoperato per cercare di controllare l’inflazione con il Pacchetto contro l’inflazione e la scarsità (Paquete Contra la Inflación y la Carestía, PACIC), che ha avuto un impatto moderato, motivo per cui pochi giorni fa è stato rafforzato da un nuovo accordo con l’iniziativa privata.