Ore 03.45 – Il Messico ha annunciato un aumento dei tagli alle emissioni di gas a effetto serra, dal 22% al 35% entro il 2030, nel quadro di un progetto di investimento congiunto in energie rinnovabili con gli Stati Uniti che richiederà 48 miliardi di dollari.
Lo ha comunicato a Sharm el-Sheikh il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard in un incontro coi giornalisti nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop27) che si tiene dal 6 al 18 novembre sotto la presidenza dell’Egitto.
«Il presidente López Obrador ha deciso di ampliare gli obiettivi nazionali dal 22% al 35% di riduzione delle emissioni di gas serra per accelerare la transizione energetica in Nord America», ha spiegato Ebrard, accompagnato dall’inviato statunitense per il clima John Kerry.
Ciò significa «raddoppiare gli sforzi nei prossimi otto anni, rispetto ai piani originali per questo decennio», ha aggiunto Ebrard. «Con il sostegno degli Stati Uniti, si stima che tra il 2022 e il 2030 saranno necessari investimenti aggiuntivi per circa 48 miliardi di dollari, che saranno mobilitati dal settore pubblico e privato», ha stimato il ministro degli Esteri messicano.
Né Ebrard né Kerry hanno specificato l’ammontare del sostegno finanziario degli Stati Uniti per questo obiettivo che comporterà «il raddoppio della capacità di generazione di energia pulita del Messico», rappresentando «migliaia di posti di lavoro e l’accelerazione della nuova economia verde del Messico», ha aggiunto Ebrard.
«Si tratta di un cambiamento enorme e significativo rispetto alla situazione precedente del Messico», ha concluso Kerry, spiegando che l’annuncio fa parte di un negoziato a tre, a cui partecipa anche il Canada.