Ore 10.41 – Dal 16 al 22 novembre circa 50 promotori turistici provenienti da Messico, Stati Uniti, Brasile, Argentina e Inghilterra sono stati invitati ad un percorso in Basilicata conclusosi con la loro partecipazione alla seconda giornata dell’evento Roots-in, organizzato dall’APT locale, dall’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) e dal Ministero degli Affari Esteri.
Questa prima borsa internazionale sul turismo delle origini ha visto la partecipazione, oltre ai rappresentanti e giornalisti stranieri, di circa 500 persone provenienti da tutta Italia, fra stakeholder e operatori del mondo del turismo. L’incontro, dopo gli interventi istituzionali del presidente della Regione, Vito Bardi, del presidente del Consiglio regionale, Amedeo Cicala e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, è stato aperto dal direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, che ha illustrato la strategia per la promozione territoriale dell’intera Regione.
Qualche giorno fa Massimo Barzizza —presente durante il viaggio in rappresentanza di Puntodincontro— ha rivolto alcune domande sull’iniziativa ai partecipanti messicani —Gabriela Díaz, Helvia Conde (Euromundo) e Miguel Serrato (Serratours)— a Caterina Orlando, direttrice di ENIT negli Usa e in Messico, e a Emanuela Boni, responsabile dell’ufficio ENIT di Los Angeles.
Potreste condividere con noi le vostre impressioni sul viaggio in Basilicata in occasione del convegno Roots in?
Gabriela Díaz – Mi è piaciuto molto il viaggio. È una parte d’Italia che non avevo nemmeno in mente, visto che quando ho saputo che saremmo andati a Matera e Potenza le ho dovute cercare sulla cartina. Tutti i servizi e la logistica generale sono stati eccellenti e sono tornata con una grande sensazione di gratitudine. Promuoveremo questa regione. La sessione di incontri di lunedì 21 novembre è stata molto ben organizzata, con tempi adeguati per gli scambi, senza fretta, e ho conosciuto alcune società di gestione delle destinazioni con cui sicuramente lavorerò.
Helvia Conde – Molti dei promotori messicani non conoscono la Basilicata e generalmente promuovono viaggi in l’Italia solo fino a Napoli. Parlerò con la mia squadra per ampliare gli obiettivi. Per quanto riguarda la sessione di incontri, sarebbe stato utile ricevere in anticipo gli orari delle persone che si sono iscritte per parlare con noi: ci avrebbe fornito una prospettiva migliore sulle nostre controparti. Pensando ai visitatori dal Messico che potrebbero recarsi in Basilicata, credo che l’opzione migliore sarebbe portarli fino all’aeroporto di Bari, per evitare il lungo trasferimento via terra da Roma.
Miguel Serrato – Mi ha interessato molto l’aspetto cinematografico di Matera, visto che ho clienti produttori di Netflix. Gli ho raccontato del viaggio e li incontrerò per condividere le informazioni su questo aspetto, che ho trovato molto entusiasmante. Loro registrano spot pubblicitari e documentari e mi hanno confermato che i lati culturali di Matera e della Basilicata in generale potrebbero essere sfruttati con molto successo in un progetto che probabilmente porteranno avanti nel 2023.
Caterina Orlando ed Emanuela Boni – ENIT può offrire supporto e mediazione attraverso le film commission specializzate in questo tipo di attività. Possiamo aiutarvi, inoltre, anche nell’ambito dei contatti con persone ed organizzazioni o se avete dubbi prima di iniziare le trattative con gli operatori che avete incontrato a Matera.
Qual è la vostra opinione sulle possibilità di promozione del turismo dalle radici, a cui è stata dedicata l’iniziativa?
Gabriela Díaz – Non sapevo che ci fossero tante aziende che si dedicano alla ricerca delle radici in Italia, compreso l’ottenimento di certificati anagrafici. Penso che sia un mercato da sfruttare, perché in Messico esistono molti discendenti di italiani, anche se ovviamente non tanti come in altri Paesi latinoamericani. Vedo l’attività focalizzata prima sulla ricerca e poi sull’organizzazione di un viaggio nei luoghi di origine gli antenati.
Helvia Conde – Dopo il viaggio, ho analizzato la questione delle origini da due punti di vista: ovviamente il mercato potenziale per i discendenti di italiani di terza o quarta generazione in Messico, ma anche le possibilità di diffondere l’orgoglio degli abitanti della Basilicata rispetto al loro passato, che li ha portati a superare situazioni difficili, come quella vissuta dalla città di Matera negli anni Cinquanta. È esemplare il modo in cui un ambiente avverso è stato trasformato in opportunità per generare posti di lavoro e reddito per la popolazione locale.
Caterina Orlando – in realtà la promozione delle radici è soltanto un aspetto della diffusione delle destinazioni. I luoghi possono essere pubblicizzati verso chi vuole cercare le proprie origini o verso chi non le cerca —perché non è italiano o per altri motivi—, ma le può ritrovare con la gente del posto che gli mostra storia e cultura. Non esiste il turismo delle radici fine a se stesso, perché quando le persone viaggiano mangiano, visitano chiese e musei, vanno al mare, si divertono, eccetera. Questa prospettiva è solo un modo in più per promuovere l’Italia.
Volevo chiedervi, Caterina ed Emanuela, se l’anno prossimo si ripeterà questo evento.
Caterina Orlando – L’idea originale è quella di farlo diventare un appuntamento annuale. Noi non siamo ancora stati coinvolti, perché si è appena concluso in Italia e ci vuole un po’ di tempo, ma l’intenzione è che sia un evento annuale di un progetto che dovrebbe avere un seguito.
Emanuela Boni – Per noi ci sono stati tanti cambiamenti. C’è una nuova ministra del Turismo ed ENIT adesso ha una nuova amministratrice delegata, per cui le novità sono molte, però tutto fa presagire che l’iniziativa si dovrebbe ripetere, come la borsa del turismo archeologico o di quello religioso. Da parte nostra, comunque, la promozione del turismo delle radici si collocherà all’interno di una promozione molto più vasta e completa del Bel Paese, come la serie di articoli pubblicati da Puntodincontro nell’ambito della nostra collaborazione che spaziano dall’enogastronomia, alle vacanze attive in montagna, alle radici, agli artigiani delle gioiellerie di Firenze, tra gli altri.
«Siamo felici che questo viaggio per voi sia stato utile e vi abbia fatto vedere luoghi che non conoscevate e che adesso potrete promuovere ancora meglio. Ce ne sono tanti ed ENIT sicuramente può aiutarvi a diffonderli tra i vostri clienti. Stiamo preparando il nostro programma di attività per il 2023 e ci siamo prefissi di venire in Messico ad offrire seminari, webinar, presentazioni ed eventi che potrebbero essere organizzati insieme ai promotori locali come voi. Fateci sapere quali sarebbero le modalità e le date migliori per concretizzare questa proposta», hanno concluso Orlando e Boni.
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