Ore 06.39 – Il più recente bilancio delle vittime del catastrofico terremoto in Siria e Turchia ha superato gli 11.200 morti. I feriti sono 37.011. Nelle zone devastate dal sisma e colpite dal gelo avvengono ancora salvataggi.
I funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità stimano che i morti potrebbero essere fino a 20.000.
C’è un italiano che ancora manca all’appello, si chiama Angelo Zen, ha 60 anni ed è un imprenditore veneto. «Siamo in contatto costante con la famiglia», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il Messico ha inviato elementi dell’esercito, della marina e cani altamente specializzati per sostenere i soccorsi. I militari che sono stati assegnati a questa missione in territorio turco indossavano alla partenza dall’aeroporto una maglietta con l’immagine della labrador Frida, morta nel 2022, e diventata un simbolo degli sforzi per salvare le persone intrappolate tra le macerie. «Il cuore della nostra squadra di soccorso sta attualmente volando verso la Turchia», ha scritto ieri su Twitter il ministro messicano degli esteri Marcelo Ebrard.
Dal Paese latinoamericano sono partiti anche volontari civili, come il gruppo Los Topos (Le talpe) di Tlatelolco, nato durante il terremoto del 1985 nella capitale del Paese e composto da individui formati per affrontare disastri naturali nazionali e internazionali.