Ore 02.40 – Una storia italiana interpretata da un messicano ha vinto l’Oscar al miglior film di animazione. Il Pinocchio di Guillermo del Toro —diretto dal regista di Guadalajara assieme a Mark Gustafson— si è aggiudicato qualche ora fa la prima statuetta della serata nel corso della cerimonia di consegna dei premi dell’Accademia al teatro Dolby di Los Angeles.
Realizzato con la tecnica della stop-motion, il film è basato sul romanzo di Carlo Collodi del 1881 Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, ambientato però durante l’epoca fascista.
«Il racconto di Collodi è carico di messaggi politici», ha detto del Toro alla rivista statunitense Entertainment Weekly. «Serviva» —ha aggiunto— «le necessità dell’Italia di quell’epoca. Era un’idea fondazionale cercare di abbracciare l’obbedienza e l’amore paterno in un contesto in cui la società si stava amalgamando con un nuovo Stato, creando un senso di orgoglio per il Paese e la famiglia. Nella sua natura politica, l’idea centrale della storia era l’esaltazione dell’obbedienza come virtù. Ma, se vogliamo elevare la disobbedienza al rango di virtù, il miglior sfondo politico sarà un periodo totalitario. E, per di più, se l’obiettivo è narrare racconti di padri e figli —Geppetto e Pinocchio, Spazzatura e Volpe, l’ufficiale fascista e suo figlio, Giuseppe e Gesù— allora la forma più caustica e corrosiva della figura paterna è l’idea fascista dell’uomo forte, Mussolini».
Importanti gli attori che hanno dato la voce ai personaggi animati nella versione originale del lungometraggio: Ron Perlman, Tilda Swinton, Ewan McGregor, Christoph Waltz, David Bradley, Gregory Mann, Cate Blanchett, Tim Blake Nelson, Finn Wolfhard, John Turturro e Burn Gorman. Il film è distribuito da Netflix.
«L’animazione è il cinema, non è un genere. È importante salire al seguente livello. Mantenete viva l’animazione nelle vostre discussioni. Ringrazio Netflix per averci sostenuto e dedico il premio a mia moglie Kim, ai miei bimbi e ai miei genitori che non sono più qui», ha detto il regista ricevendo l’Oscar.