Ore 04.53 – L’azienda italiana Brembo ha annunciato che, con un investimento di 207 milioni di dollari, sta ampliando lo stabilimento di Escobedo, nello Stato messicano di Nuevo León, un progetto iniziato nel 2021 che ne raddoppierà la capacità produttiva e genererà 500 nuovi posti di lavoro.
Durante la presentazione, l’ambasciatore italiano in Messico, Luigi De Chiara, ha affermato che questo Paese latinoamericano —e in particolare lo Stato di Nuevo León— possono diventare uno dei più importanti centri produttivi mondiali nel processo di transizione dall’auto convenzionale ai veicoli elettrici.
«Senza dubbio, sarà uno dei siti chiave. Prevedo un grande futuro per questa nazione», ha detto il diplomatico.
L’Italia ha in Messico, ha spiegato De Chiara, «una comunità molto attiva e una presenza produttiva intersettoriale composta in gran parte da piccole e medie imprese».
«Dopo quasi quattro anni qui, ho una visione molto ottimista e positiva del futuro del Paese. Arriveranno nuovi investimenti in questa regione», ha indicato, aggiungendo che il Messico ha grandi possibilità di realizzare iniziative congiunte con aziende italiane ed europee.
«L’Italia ha una cultura d’impresa basata sulla creazione, promozione e vendita di prodotti nel mondo. Penso che il Messico possa fare lo stesso perché ha grandi ingegneri e molta creatività».
Un esempio è il settore automobilistico, in cui il Paese latinoamericano si distingue ai primi posti al mondo nella produzione, ma non ha un marchio nazionale. Italiani e messicani possono ora produrre insieme, in modo che questa nazione non solo continui ad attrarre investimenti esteri, ma inizi anche sviluppare prodotti locali.
Per questo, ha sottolineato, «il nearshoring rappresenta una grande opportunità. Le autorità federali e statali devono essere più intraprendenti, guardando al futuro per favorire nuove iniziative. L’esperienza europea può essere molto utile per la crescita dell’economia messicana».
Foto: Raúl Palacios / Milenio