Nuove sale agli Uffizi con ritratti di artisti dal ‘400 ad oggi

Nuove sale agli Uffizi con ritratti di artisti dal '400 ad oggi / Foto: ANSA

Ore 05.28 – È di oltre 600 anni l’arco temporale coperto dalle 12 sale inaugurate oggi alla Galleria degli Uffizi e dedicate agli autoritratti e ritratti di artisti, dal Quattrocento al XXI secolo. Sono oltre 250 i volti di pittori e scultori esposti.

Molti di loro nei ritratti, lungo i secoli, hanno trovato l’unico modo per fotografarsi e mostrarsi ai posteri. Il più antico è il dipinto quattrocentesco che ritrae gli artisti Gaddo, Agnolo e Taddeo Gaddi —della cerchia del Beato Angelico—, mentre opere più recenti sono la scultura in ghisa di Antony Gormley, l’autoritratto su specchio di Michelangelo Pistoletto e quello realizzato con mattoncini di plastica da Ai Weiwei.

La raccolta fu avviata dal cardinale Leopoldo dei Medici nel ‘600 e rappresenta un unicum di grande valore, arrivato a contare oltre 2000 opere tra dipinti, sculture e disegni.

Per dare risalto ai tanti volti di questa immensa collezione, gli Uffizi li mostreranno a rotazione. Il nuovo allestimento è possibile grazie al mecenatismo della famiglia Pritzker (la stessa che ogni anno premia un architetto con il Pritzker Architecture Prize). «Generosissimi» —ha detto il direttore Eike Schmidt— «la loro donazione di un milione e mezzo di euro ha permesso il restauro di molte opere e l’allestimento».

Le nuove sale, al primo piano della Galleria, sono di colore rosa acceso, allusione alla veste del Cardinal Leopoldo e sono organizzate con criterio cronologico.

Tra i tanti, si vedono Andrea del Sarto, Federico Barocci, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, i grandi napoletani De Mura e Solimena, Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Elisabeth Chaplin, Adolfo Wildt e Marino Marini.

«In questa occasione» —ha aggiunto Schmidt— «le opere sono state studiate dai maggiori esperti in tutto il mondo che per molti dipinti hanno proposto nuove attribuzioni. Per quanto riguarda il ‘600, ci sono state anche tante smentite: gli agenti del cardinal Leopoldo furono spesso raggirati da truffatori che gli spacciavano come autoritratti dipinti che erano invece copie, o addirittura falsi, confezionati per l’occasione».

Dopo oltre un secolo, gli autoritratti sono per la prima volta esposti all’interno del normale percorso di visita degli Uffizi. Dal 1973 al 2016 una parte di essi era nel Corridoio Vasariano, ma il grosso era nei depositi del museo. Molte opere sono state sottoposte a importanti interventi di conservazione: tra queste l’autoritratto di Rubens, appena restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure, e quello di Rembrandt (ANSA).

Foto: ANSA

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