Peso messicano, «Fondamentale il messaggio di Powell a Jackson Hole»

Peso messicano, «Fondamentale il messaggio di Powell a Jackson Hole» / Foto: Europa Press

Ore 09.20 – Con la partecipazione dei migliori economisti del Federal Reserve System, responsabili politici e banchieri centrali esteri, prenderà formalmente il via stasera la conferenza annuale di Jackson Hole. Ospitato dalla Fed di Kansas City, l’evento ha riunito il gruppo esclusivo e influente dell’élite economica ogni estate dal 1982, quando Paul Volcker era presidente della banca centrale statunitense e il mondo era impantanato in una profonda recessione. Nelle prossime ore, ancora una volta i mercati guarderanno al simposio per cercare di comprendere e prevedere il futuro.

Un anno fa, il presidente della Riserva federale Jerome Powell nel suo discorso di apertura della conferenza mandò in fibrillazione i mercati finanziari assicurando che la banca centrale avrebbe domato l’inflazione a ogni costo. Dodici mesi dopo, la crescita dei prezzi è stata ridotta di due terzi, l’economia a stelle e strisce continua a espandersi e anche se la Fed sembra sia sulla buona strada per riportare la crescita dei prezzi all’obiettivo del 2% annuo, il percorso da seguire è ancora incerto e pieno di rischi.

«Ciò che verrà detto in questo simposio determinerà il comportamento dei mercati nelle prossime settimane, compreso il tasso di cambio dollaro Usa-peso messicano e i mercati azionari», ha affermato Gabriela Siller, responsabile dell’Ufficio analisi economica di Banco Base.

Il peso messicano si è affermato come una delle valute più forti nel corso di quest’anno, grazie al differenziale dei tassi di interesse con gli Stati Uniti, che —tra gli altri fattori— ha causato un maggiore afflusso di dollari nel Paese latinoamericano.

Il discorso di Powell è atteso venerdì mattina. Il numero uno della Fed parlerà delle prospettive economiche e sarà l’occasione per chiarire se è necessario un ulteriore inasprimento delle politiche monetarie per ridurre l’inflazione in un contesto di crescita economica sorprendentemente forte, o se siano stati compiuti sufficienti progressi per mantenere i tassi fermi.

«Se Powell parla di pausa» —ha commentato James Salazar, vicedirettore dell’Ufficio analisi economica di CIBanco— «vedremo sicuramente un rally positivo sui mercati e il peso potrebbe consolidarsi al miglior livello dell’anno, raggiungendo prezzi non visti dal 2015».

«Ma» —prevede lo stratega— «se ci fossero segnali di ulteriori aumenti, nonché un tempo prolungato prima dell’inizio dei tagli, il tasso di cambio potrebbe tornare a quota 17,30-17,40 pesos per dollaro».

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