Ore 18.29 – Città del Messico è diventata «una delle piattaforme più dinamiche sul contemporaneo a livello mondiale».
Nella metropoli, spiega all’ANSA Gianni Vinciguerra, direttore dell’Istituto italiano di cultura a Città del Messico, «gallerie europee e nordamericane hanno iniziato ad aprire filiali, perché il mercato è estremamente dinamico e c’è un notevole interesse nei confronti delle produzioni più sperimentali dell’arte contemporanea».
Proprio in questo contesto, «l’Istituto italiano di cultura sta lavorando a una serie di residenze artistiche, abbiamo un programma intitolato Lingue sorelle che invita artisti italiani a riflettere sulle affinità, sulle differenze e sui meccanismi di traduzione dell’immaginario tra l’Italia e il Messico, utilizzando gli strumenti dell’arte contemporanea».
L’iniziativa permette all’Istituto di ospitare ogni anno quattro artisti che risiedono a Città del Messico per circa un mese e mezzo.
«A ciascuno di essi l’istituto permette di produrre una serie di opere nuove che vengono realizzate grazie all’aiuto di artigiani, di specialisti messicani che si mettono al servizio dell’artista. Al termine della residenza realizziamo una vera e propria mostra, il più delle volte nei nostri spazi».
Ma, conclude Vinciguerra, «spesso abbiamo la soddisfazione anche di vedere i nostri artisti ospitati presso musei messicani» (ANSA).
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