Ore 10.02 – È stato inaugurato ieri presso l’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico l’altar de muertos che le autorità diplomatiche, consolari e culturali del Bel Paese presenti nella capitale hanno installato in occasione delle celebrazioni dedicate ai defunti, ispirate alle antiche tradizioni locali.
«Quest’anno il nostro altare dei morti è dedicato alla letteratura e ad alcuni dei suoi protagonisti» —ha detto Gianni Vinciguerra, direttore dell’IIC— «tra cui due figure iconiche della poesia mondiale: Dante Alighieri e Sor Juana Inés de la Cruz».
«Saranno loro in questi giorni ad accogliere i visitatori dell’Istituto dal tavolo posto all’ingresso» —ha aggiunto— «e, inoltre, hanno deciso di invitare altri colleghi di varie epoche. Abbiamo, quindi, la presenza di Giuseppe Ungaretti, Cesare Pavese e Patrizia Cavalli, quest’ultima poetessa italiana recentemente scomparsa e a noi molto cara».
«Sono presenti anche altri esponenti della letteratura messicana che forse sono più conosciuti dal pubblico locale: Octavio Paz e José Gorostiza».
«Tutti, fino al 2 novembre, siederanno al tavolo. Forse non li vedremo, poiché consumeranno le loro bevande e il loro cibo in forma immateriale, ma siamo sicuri che nello spirito saranno con noi per rendere più piacevoli le nostre giornate con la forza immortale della poesia».
«Spargete la voce tra i vostri amici e contatti, raccontategli che a Coyoacán c’è un altar de muertos dedicato alla poesia. Potete venire anche di sera –fino alle 21– a vedere il cimitero che abbiamo allestito nel nostro patio interno», ha concluso Vinciguerra.
L’installazione, coordinata dal direttore dell’Istituto con la collaborazione di Lourdes Baez, è stata realizzata con l’appoggio di Mónica Villegas, Aurora Constantini, Daniel Valle e Ángel Díaz.
Davanti all’ingresso principale dell’IIC, il responsabile della sicurezza Mauricio Olguín Anaya invita i passanti stupiti dall’altare, visibile dalla strada, a visitare l’allestimento.
Massimo Barzizza, direttore di Puntodincontro, con il responsabile della sicurezza Mauricio Olguín Anaya.
Foto: Luca Barzizza/Puntodincontro
Veramente molto bello, complimenti.