Il Messico e l’Italia tra i Paesi che più temono i cambiamenti climatici

Il Messico e l'Italia tra i Paesi che più temono i cambiamenti climatici / Foto: ABI imagery from NOAA's GOES-16 Satellite

Ore 15.55 – I Paesi membri dell’OCSE che temono maggiormente le conseguenze causate dai cambiamenti climatici sono il Messico, l’Italia e la Spagna, poiché in queste nazioni esiste un notevole rapporto con l’esperienza dei disastri naturali.

Quanto sopra è una delle conclusioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in uno studio sulle competenze necessarie per affrontare le sfide legate al riscaldamento globale e alle nuove tecnologie.

I risultati si basano su un sondaggio condotto nel 2020, in cui il 90% degli adulti in Messico ha dichiarato di percepire il cambiamento climatico come una minaccia. La percentuale è risultata molto alta anche in Italia (87%), Spagna (85%), Giappone (83%) e Grecia (81%).

Questi 5 Paesi si collocano notevolmente al di sopra della media del 68% tra i 22 paesi OCSE per i quali sono disponibili dati comparabili.

All’estremo opposto, la percezione del rischio legato al cambiamento climatico è risultata limitata al 52% in Ungheria e Israele, al 48% in Danimarca e al 44% nella Repubblica Ceca.

Gli autori del rapporto sottolineano che, secondo la Banca Mondiale, il Messico è «altamente vulnerabile» agli effetti negativi del cambiamento climatico, mentre l’Italia è «particolarmente vulnerabile».

A questo proposito sottolineano che in entrambi i Paesi si sono verificati molti più disastri naturali rispetto alla Repubblica Ceca, il che aiuta a spiegare la differenza di percezione su questo tema.

Anche il genere è un fattore che influenza la percezione. Pertanto, nei paesi dell’OCSE, la percentuale di donne che temevano le conseguenze della crisi climatica nel sondaggio del 2020 è risultato di otto punti superiore a quella degli uomini.

Per quanto riguarda il livello di istruzione, il 73% di coloro che avevano un titolo universitario ha ritenuto che il cambiamento climatico costituisce una minaccia, mentre tra coloro che hanno un titolo di studio secondario la percentuale è risultata pari al 63% (EFE-El País).

Foto: ABI imagery from NOAA’s GOES-16 Satellite

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