Ore 17.00 – «Ho saputo di questo progetto quando sono arrivati i suoi ideatori, che hanno voluto parlare con il sindaco di Matera dopo aver fatto tappa ad Alberobello, in Puglia, e in altre località, perché volevano riproporre un’altra città italiana in Messico dopo l’esperimento positivo di Val’Quirico (nello Sato di Tlaxcala, ndr)».
Lo ha raccontato a Puntodincontro Domenico Bennardi, primo cittadino dell’urbe della Basilicata conosciuta nel mondo per la sua storica architettura rupestre, commentando l’iniziativa di sviluppo del borgo Sassi del Valle, nella Valle de Guadalupe, in Baja California, con un investimento stimato di 1.500 milioni di pesos (circa 80 milioni di euro).
«Gli imprenditori privati che ci hanno visitato» —ha continuato— «erano rimasti innamorati della nostra città e mi hanno detto che la volevano replicare. Attenzione, non parliamo di un’imitazione, ma di un’ispirazione. La mia risposta è stata di pieno accordo, a patto che nessuna chiesa o casa riproducesse fedelmente i Sassi, cioè bisognava davvero pensare a ispirarsi al territorio e quindi pensare anche al sistema delle acque, alla filosofia di abitazioni scavate e poi completate fuori. Mi è sembrata una buona occasione per creare flussi turistici, nel momento in cui un viaggiatore in Messico voglia vedere il sito originale. Ho voluto anche vedere Val’Quirico, mi ci sono recato e ne sono rimasto entusiasta, perché conosco bene la Toscana e ho potuto constatare che non si tratta di un’imitazione. La Baja California, dove si sta sviluppando Sassi del Valle, raccoglie un turismo che noi non intercettiamo facilmente. Sono stato anche a Puebla, città il cui centro storico è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e mi sono reso conto che è possibile organizzare iniziative congiunte. Ho conosciuto anche la governatrice della Baja California, un momento importante tra istituzioni, in cui abbiamo coinciso su diversi temi. Devo dire che sono rimasto favorevolmente colpito e credo che possa nascere un bel progetto di gemellaggio tra le culture latine dell’Italia e del Messico. Potremo raccontare come e quando è nata Matera e portare qui turismo messicano, ma anche promuovere il Messico come meta turistica tra i visitatori che arrivano nella nostra città».
Chi dovrebbe intervenire nella pratica per mettere in atto questo progetto?
«Le istituzioni: l’Azienda di Promozione Turistica, che ha organizzato il foro Roots-in in collaborazione con il Comune di Matera ed Enit, può creare un gemellaggio con gli Stati, i Comuni e i territori e fare in modo che a Matera ci possa essere una settimana in cui si parla di cultura messicana, della Sudcalifornia e dei luoghi dove nascerà Sassi del Valle e creare così curiosità. Io sono a disposizione per un patto di amicizia tra il territorio dove si sta costruendo questo sito —che voglio visitare quando sarà completato— e Matera, capitale europea della Cultura e patrimonio UNESCO, in modo che anche qui possa nascere un’installazione o un monumento per raccontare questo progetto messicano e la cultura che lo circonda».
Quali sono le date previste per il completamento dei Sassi del Valle?
«Immaginiamo di poter fare una nuova missione nella primavera del 2024, dato che vorrei ritornare per vedere finito lo sviluppo edilizio. Sono stato, durante la mia scorsa visita in compagnia dell’assessora ai Sassi, nella zona scelta dagli ideatori dell’iniziativa, ma non erano ancora iniziati i lavori. Dopo l’inaugurazione voglio parlare con i sindaci e la governatrice per creare il gemellaggio a cui mi sono già riferito».
Foto: sassilive.it