Ore 12.34 – Quello del turismo delle radici è un progetto, finanziato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che la Farnesina «ha fortemente voluto», anche per dare «un segnale importante di attenzione ai quasi 7 milioni di italiani all’estero e alle decine di milioni di persone di origine italiana nel mondo».
È uno «strumento pensato per valorizzare le aree interne e i piccoli borghi e favorire la presenza turistica in comuni che non sono al centro dell’attenzione».
Lo ha detto il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che oggi ha ospitato alla Farnesina una conferenza dedicata in particolare al bando per i comuni al centro del progetto del turismo delle radici, gestito dalla Direzione generale per gli italiani all’estero, rappresentata oggi dal consigliere Giovanni Maria De Vita, responsabile dell’iniziativa.
La Farnesina, ha ricordato Tajani, ha iniziato a lavorare al bando per i Comuni nel gennaio 2023: «abbiamo inviato una lettera ai sindaci invitandoli ad aderire alla rete». Quindi, in autunno, «sono iniziati gli incontri durante i quali abbiamo discusso le migliori strategie». In quattro diverse riunioni sono stati ascoltati «quasi 300 sindaci». Il bando è stato presentato lo scorso dicembre ed ora abbiamo la graduatoria dei progetti che saranno finanziati.
«Si tratta di attività culturali, di promozione del territorio», ha detto il ministro, precisando che la Farnesina punta «soprattutto sui comuni più piccoli, quelli con meno di 6mila abitanti». Il finanziamento è di 5 milioni di euro.
«I piccoli borghi sono 5.500, abbiamo ricevuto 845 proposte, 822 quelle ammissibili, dunque» —ha calcolato— «il 15% dei piccoli comuni riceverà un finanziamento». Le domande sono arrivate «da tutte le Regioni» e propongono iniziative «di vario tipo: culturali, culinarie e folkloristiche».
«È mia intenzione» —ha annunciato— «di allargare il progetto, cercando di ottenere altri finanziamenti da destinare al miglioramento delle infrastrutture e alla riqualificazione dei piccoli borghi, ma per ora è solo un’idea che bolle in pentola».
L’obiettivo è quello di «favorire la crescita turistica», ecco perché «accanto al Pnrr, stiamo stringendo accordi per dare ulteriori facilitazioni ai turisti iscritti all’Aire e ai tanti cittadini di origine italiana, così da farli venire a riscoprire le loro origini», ha aggiunto Tajani. «Come ha fatto papa Francesco quando è andato a trovare i cugini in Piemonte».
Il primo accordo di questo tipo è quello con le Ferrovie dello Stato, presentato lo scorso mercoledì, che garantisce sconti sui biglietti per l’alta velocità agli iscritti all’Aire. «Stiamo studiando un pacchetto per i viaggiatori delle radici» (aise).
Foto: aise