Lo scultore Sebastián ha presentato a Roma i suoi “Trasformabili”

Lo scultore Sebastián ha presentato a Roma i suoi “trasformabili” / Foto: Ambasciata del Messico a Roma

Ore 11.48 – In occasione della Giornata Mondiale dell’Arte —una celebrazione istituita dall’Associazione Internazionale delle Arti (IAA) in onore della data di nascita di Leonardo da Vinci per promuovere la consapevolezza dell’attività creativa in tutto il mondo— lo scultore messicano Sebastián ha presentato presso l’ambasciata del Messico a Roma i suoi Trasformabili.

Questi oggetti, esibiti per la prima volta nel 1970, sono stati descritti dall’autore come «visualizzazioni di modelli matematici convertiti in scultura, soluzioni spaziali che trasmetto allo spettatore in un contesto di comunicazione plastica». Realizzati con carta, cartone e plastica, sono formati da cubi e altre figure geometriche in cui le parti che li compongono si aprono e si muovono, in modo che da uno ne emergano altri, creando combinazioni di colori e adottando varie forme.

Alcuni dei Trasformabili sono il Flexágono, il Tetraflexágono, il Rosone Victoria, il Brancusi 4 e il Kepler 4. «Sono oggetti che provocano la partecipazione attiva e la manipolazione da parte dello spettatore. La metamorfosi delle strutture contiene un carico didattico, così come il rapporto del colore come agente illusorio in una configurazione trasformabile, per comprendere come si tramuta lo spazio», ha spiegato l’artista.

«Quasi tutti» —ha aggiunto— «sono legati al cubo e anche a un personaggio per me importante: il Leonardo 4 è un Trasformabile in plastica dedicato a Leonardo Da Vinci, in segno di rispetto e ammirazione per questo grande ingegnere, scultore, pittore e architetto del Rinascimento. È un cubo dove la preoccupazione diventa astrazione e porta oltre la geometria euclidea. Non è più solo una terza dimensione, ma un oggetto multidimensionale».

Il Durero 4, ispirato al genio tedesco Albrecht Dürer, è composto da tre pezzi singoli, due dei quali trasformabili in se stessi e uno solido a forma di stella. Nel modello Tamayo, dedicato a Rufino Tamayo, gli agili pezzi prendono la forma e il colore di piccoli spicchi di angurie, elemento costante nelle opere del pittore e incisore originario di Oaxaca scomparso nel 1991.

Foto: Ambasciata del Messico a Roma

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