Ore 11.31 – L’azienda energetica italiana Eni ha annunciato una nuova scoperta nel pozzo esplorativo Yopaat-1 EXP, perforato nel blocco 9 a circa 63 km dalla costa, nelle acque medio-profonde della Conca Salina nel Bacino di Sureste, in Messico. Le stime preliminari indicano un potenziale scoperto di circa 300-400 milioni di barili equivalenti di olio e gas associato in posto.
Il pozzo è stato perforato in una profondità d’acqua di 525 metri e ha raggiunto una profondità totale di 2.931 metri, rinvenendo circa 200 metri netti di sabbie mineralizzate ad olio nelle sequenze del Pliocene e del Miocene, che sono oggetto di una intensa campagna di acquisizione dati.
L’impresa comune del blocco 9 è composta da Eni, operatore con una quota del 50%, e Repsol con il restante 50%.
Questo risultato positivo, insieme alle scoperte nei blocchi 7 e 10 effettuate da Eni come operatore, conferma il valore del portafoglio della società italiana nel bacino del sud-est messicano. La stima complessiva di risorse in posto oggi supera 1,3 miliardi di barili equivalenti e permette di avanzare con gli studi verso un potenziale sviluppo di tipo hub tra le varie scoperte e gli ulteriori prospetti presenti nell’area, in sinergia con le infrastrutture presenti.
Eni è presente in Messico dal 2006 e ha aperto la propria filiale Eni Mexico S. de R. L. de C.V. nel 2015. Attualmente Eni è il principale operatore straniero nel paese e possiede diritti minerari in otto blocchi di esplorazione e produzione, di cui sette come operatore, nel bacino sudorientale del Golfo del Messico.
Foto: oilandgasmagazine.com.mx