Ore 15.20 – Il Messico è famoso nel mondo per le sue spiagge da cartolina e i paesaggi costieri: acque cristalline, barriere coralline e distese di sabbia bianca. Ma anche in Italia esistono luoghi paradisiaci in riva al mare e uno di questi si trova nel sud del Paese.
La Riserva di Vendicari è un’area tutelata della Sicilia orientale che regala ai visitatori una ricchezza di splendidi panorami in un’oasi naturale, un territorio vergine baciato dalla macchia mediterranea e affacciato su un tratto di costa spettacolare.
All’interno della riserva si possono percorrere sentieri che terminano in visioni di spiagge da sogno, lambite da acque cristalline. Prima tra tutte, la Spiaggia della Tonnara —o spiaggia di Vendicari—, nella zona meridionale, fra la spiaggia di Calamosche e quella di San Lorenzo, che delimita i confini della zona protetta. Presenta un lunghissimo litorale sabbioso, dal fondale basso che degrada dolcemente verso il largo.
Caratteristiche sono le alghe Poseidonia che si trovano sia sulla spiaggia e nei primi metri di fondale, formando una barriera di circa 5 metri. Superata tale barriera —assolutamente innocua— il mare diventa cristallino: l’acqua ha sfumature dal verde al turchese, dall’azzurro a un blu che sfida il cielo in bellezza, con fondale sabbioso che rimane sempre poco profondo.
Subito di fronte troviamo l’isolotto di Vendicari e, spostando lo sguardo verso nord, ecco i resti di un’affascinante sito di archeologia industriale che domina l’intero litorale: l’antica tonnara.
L’antica tonnara
Questo tradizionale sistema di pesca dei tonni era costituito essenzialmente da un’apparecchiatura di reti fisse, distinte in due complessi principali, dei quali uno partiva dalla riva e, spingendosi in mare per qualche chilometro, serviva a interrompere la corsa dei tonni e a dirigerla verso il secondo complesso, dove avveniva la cattura.
La Sicilia vanta un’antichissima tradizione di cattura e lavorazione del tonno, che ha dato vita a queste affascinanti strutture. La Tonnara di Vendicari, detta anche Bafutu, lambisce l’acqua e oggi ne possiamo apprezzare i ruderi, restaurati di recente. Si estende per 100 metri di lunghezza con una serie di pilastri che un tempo sorreggevano il tetto. Ha un’alta ciminiera. Sono visibili inoltre, le vecchie case dei pescatori.
La Torre Sveva è una struttura difensiva eretta nel 1400 a protezione dei magazzini dove venivano stoccate le derrate alimentari, in quello che anticamente era un porto fiorente. Le finestre dell’imponente costruzione sono ancora quelle originarie.
Qui il litorale diventa roccioso, con piccole insenature dal mare profondo, ideale per gli amanti dello snorkeling.
Lungo il sentiero che conduce alla spiaggia di San Lorenzo, per gli amanti del birdwatching, ci sono gli appositi capanni di avvistamento. È possibile passeggiare tra ginepri, tamerici, lentischi e salicornia, meravigliose orchidee, cespugli di timo e rosmarino. Occhi al cielo per avvistare aironi cenerini e grossi stormi di gabbiani reali, mentre tra la vegetazione potrebbe muoversi qualche volpe, ricci, istrici e conigli selvatici.
Come arrivare alla Spiaggia della Tonnara
Il sito è raggiungibile dall’ingresso principale della riserva che si trova sulla strada provinciale SP19 da Noto a Pachino (clicca qui per saperne di più). Varcato l’ingresso ci si incammina per un breve sentiero, dapprima costeggiato da alberi e dopo dai pantani, popolati dagli uccelli migratori che sostano nella zona. Alla fine del tragitto una passerella di legno conduce alla spiaggia.
Per ulteriori informazioni sulla Spiaggia della Tonnara, è possibile consultare il sito specifico dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo www.italia.it.