Ore 17.29 – Il rapporto tra le donne e il potere —da Agrippina a Teodolinda a Eleanor Roosevelt—, le figure dei grandi storici —da Erodoto a Marc Bloch— e il racconto della storia attraverso i grandi romanzi —da Guerra e Pace all’Odissea e al Gattopardo— accompagneranno le novanta nuove puntate di Passato e Presente, il programma quotidiano di approfondimento storico, prodotto da Rai Cultura e condotto da Paolo Mieli, che torna con la sua sesta edizione a partire dal 5 dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Tutte le puntate della trasmissione potranno essere viste anche dal Messico attraverso RaiPlay.it.
Il rapporto tra le donne e il potere verrà analizzato proprio quando in Italia è arrivata la prima presidente del Consiglio donna.
«È vero, ma noi in realtà abbiamo iniziato la preparazione del programma prima della vittoria di Giorgia Meloni», ha spiegato Mieli in un’intervista all’ANSA. «Al di là di questo» —ha aggiunto— «è interessante vedere come, a differenza di quello che molti pensano, nella storia, anche in quella antica, ci sono tante donne che hanno preso il potere e hanno svolto un ruolo di primissimo piano. Tante donne di comando che hanno già sfondato il tetto di cristallo».
Uno dei filoni è il racconto della storia attraverso i grandi romanzi. «I romanzi spesso hanno lasciato una traccia maggiore della storia di quanto abbiano fatto gli stessi libri di storia. Alcuni eventi li conosciamo meglio attraverso i romanzi o anche attraverso i film e non escludo, infatti, che in futuro ci occuperemo anche di questi. Ad esempio Via col vento, che è sia un romanzo che un film, ha raccontato la storia statunitense in modo impeccabile e anche coraggioso, perché riporta le vicende della guerra civile non dalla parte dei vincitori, ma dei vinti. Oppure Il Gattopardo e Guerra e pace, che raccontano la storia in modo molto preciso: non mi riferisco certo ai personaggi, ma al contesto, ai dati fattuali, che sono del tutto corrispondenti alla realtà. Non è così nelle serie tv, che contengono spesso elementi di fantasia. Ci siamo occupati, ad esempio, di Lucrezia Borgia, dipinta nella fiction come un’avvelenatrice o una donna di malaffare, in maniera non conforme rispetto alla sua storia reale».
Tra gli obiettivi di questo ciclo c’è anche quello di far conoscere i grandi storici. «Vogliamo far comprendere quale sia stato il loro ruolo nello sviluppo della conoscenza. Spesso la storia viene ricostruita dal punto di vista dei vincitori di una contesa politica. I grandi storici riequilibrano questo giudizio e sono capaci di guardare gli avvenimenti in maniera equidistante».
Il programma conferma la sua formula, con Mieli e uno storico accademico che affrontano un tema in un percorso narrativo e un giovane storico nelle vesti di narratore. Il primo ospite sarà il professor Alessandro Barbero, tra i recenti protagonisti della XXII Fiera Internazionale del Libro di Città del Messico. «Barbero è con noi fin dall’inizio. Ha tanto successo perché ha la capacità di rendere semplici e di spiegare in modo ironico eventi complicatissimi. È un grande comunicatore, come Franco Cardini o Silvia Salvatici. È da loro che nasce la fortuna di questo programma».
Nella trasmissione verranno analizzante anche grandi tematiche d’attualità, come la paura atomica, i cambiamenti climatici e la crisi energetica. «Il programma si chiama “Passato e Presente”, quindi ogni puntata è in realtà dedicata anche al presente. Non vogliamo però esplicitare le analogie con il periodo che stiamo vivendo. Vogliamo spiegare bene le storie di duemila, mille o cento anni fa, attraverso temi che possono portare facilmente al presente. Se parli delle guerre della Russia, facilmente arrivi al conflitto ucraino, se parli della peste del ‘300, puoi passare alla pandemia per il Covid. Insomma, vogliamo fornire attraverso la storia gli strumenti per capire il presente», ha concluso il giornalista, saggista e conduttore televisivo milanese.