Ore 03.07 – Il panel di risoluzione delle controversie istituito secondo le norme del Trattato tra Messico, Stati Uniti e Canada T-MEC/USMCA sull’interpretazione delle regole di origine nel settore automobilistico si è concluso —secondo un rapporto pubblicato dall’agenzia Bloomberg— con una delibera favorevole a Messico e Canada.
Il gruppo di esperti che ha elaborato le denunce dei due Paesi, in qualità di parte accusatrice, contro gli Stati Uniti, in qualità di parte accusata, ha emesso il 14 novembre una conclusione preliminare che è in fase di revisione prima della pubblicazione della versione finale.
Messico e Canada hanno iniziato la procedura ritenendo che il governo degli Stati Uniti si sia valso di un’interpretazione più restrittiva di quanto stabilito dal Trattato in merito al contenuto regionale richiesto ai veicoli per poter essere commercializzati in Nord America senza pagare dazi.
Il T-MEC/USMCA —in vigore dal 1° luglio 2020— stabilisce che il 75% delle parti e componenti delle auto prodotte in Nord America e il 70% dell’acciaio e dell’alluminio utilizzati debbano provenire dalla regione, oltre al fatto che tra il 40% e il 45% di ciascuna unità deve essere fabbricato in aree geografiche in cui i lavoratori guadagnino almeno 16 dollari l’ora.
Vi sono, però, differenze nelle metodologie impiegate affinché parti essenziali, come motori e sospensioni, siano considerate originarie, per cui il Messico aveva richiesto consultazioni con il governo degli Usa nell’agosto dello scorso anno, iniziativa alla quale aveva aderito anche il Canada.
Dopo l’insuccesso dei colloqui iniziati il 24 settembre 2021 il Messico ha sollecitato formalmente il 6 gennaio 2022 l’apertura di un panel di controversia —una risorsa contenziosa prevista dalle regole del Trattato— a cui il Canada ha aderito il 13 gennaio.
Sebbene per il momento nessuna delle tre nazioni si sia espressa in merito, poiché la risoluzione non è stata ancora resa pubblica ufficialmente, la presidenza messicana ha diffuso ieri un tweet —poi cancellato— in cui affermava che «la decisione potrebbe generare maggiori incentivi per la produzione di ricambi auto nel nostro Paese».
Il sottosegretario al commercio estero Alejandro Encinas ha dichiarato alla stampa all’inizio di questa settimana che la deliberazione finale sarà pubblicata intorno al 13 gennaio.
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