«Necessario ratificare l’accordo Messico-Ue nei prossimi mesi»

«Necessario ratificare l'accordo Messico-Ue nei prossimi mesi» / Foto: europarlamento

Ore 11.24 – Il 27 e 28 aprile si è tenuta a Bruxelles (Belgio) la XXIX riunione della Commissione Parlamentare Mista Unione Europea-Messico, alla quale hanno partecipato le delegazioni del Congresso dell’Unione degli Stati Uniti Messicani e del Parlamento Europeo, guidate rispettivamente dalla senatrice Rocío Adriana Abreu Artiñano e dall’eurodeputato Massimiliano Smeriglio.

Questa commissione, creata nel 2004, si riunisce una o due volte l’anno e comprende 14 membri del Parlamento europeo e 14 del Senato e della Camera dei deputati del Messico.

Durante l’incontro sono state affrontate questioni relative alla situazione politica, economica e sociale del Messico e dell’UE, il grado di avanzamento dell’Accordo globale modernizzato Messico-UE, le politiche pubbliche in materia di lavoro, sociale e sanitaria, la cooperazione tra l’UE e Messico sui temi ambientali ed energetici nonché le sfide della strategia digitale.

Per quanto riguarda l’Accordo Globale Modernizzato —per il quale l’UE ha proposto alcuni mesi fa di separare la sezione commerciale dalle altre, al fine di accelerarne la ratifica— la dichiarazione finale congiunta afferma che la Commissione riconosce «che la modernizzazione dell’Accordo Globale tra il Messico e l’Unione europea è nelle ultime fasi del negoziato» e invita «le parti a concludere quanto prima».

Si sottolinea inoltre la necessità che «il Messico e l’UE facciano tutto il possibile per garantire che l’accordo aggiornato possa essere ratificato nei prossimi mesi, tenendo conto dell’attuale situazione globale e del fitto calendario elettorale di entrambe le parti».

La nuova versione del trattato commerciale, tra gli altri punti, prevede grandi benefici per la filiera agroalimentare italiana ed europea in terra azteca, in quanto verranno cancellate le attuale barriere tariffarie poste dal Messico su prodotti come la pasta (dazi superiori al 20%), formaggi erborinati (fino al 20%), mele e pesche in scatola (fino al 20%), carni suine (fino al 45%) e avicole (fino al 100%).

Inoltre, saranno riconosciute in Messico circa 340 denominazioni DOP e IGP europee e pertanto diventerà illegale nel Paese latinoamericano vendere imitazioni di prodotti europei riconosciuti, come il prosciutto di Parma o il prosecco italiano. Anche l’UE, da parte sua, farà lo stesso, riconoscendo circa 30 denominazioni protette messicane.

Foto: europarlamento

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