La Marca: «Bocciati i miei emendamenti, ennesima opportunità sprecata»

La Marca: «Bocciati i miei emendamenti, ennesima opportunità sprecata» / Foto: Senato della Repubblica

Ore 10.17 – Riportiamo di seguito l’intervento della senatrice Francesca La Marca (PD) nel corso della seduta del 21 dicembre 2023 del Senato della Repubblica.

«Onorevoli colleghi, oggi siamo in Aula per discutere del provvedimento più importante dell’anno parlamentare, quello che forse incide di più sulla vita degli italiani e delle italiane».

«Ora, potrei soffermarmi sull’aumento dell’IVA sui prodotti per l’infanzia, sulla diminuzione del bonus psicologo dai 25 milioni dell’anno scorso ai soli 8 per il 2024, potrei parlare del pasticcio sui fondi per il Ponte sullo stretto, sottratti dai Fondi di coesione per il Sud, ma in questo mio intervento, Presidente, vorrei concentrarmi esclusivamente sulle mancate politiche per gli italiani all’estero in questa Legge di Bilancio e da parte del Governo in generale».

«Vi ricordate lo slogan Prima gli Italiani? Questo slogan ha dominato la propaganda della maggioranza negli ultimi anni, ma evidentemente non vale per gli italiani residenti fuori dai confini nazionali che, secondo gli ultimissimi dati, hanno raggiunto 7 milioni di iscritti all’AIRE e moltissimi cittadini ancora non iscritti al registro, per non parlare dei milioni degli oriundi italiani nel mondo».

«Lo dico a Lei, Presidente, e per suo tramite alla maggioranza: io sono stata eletta nella ripartizione Nord e Centro America e ho l’onore di rappresentare circa 500.000 concittadini, senza contare le centinaia di migliaia di italiani che sono in attesa di riacquistare la cittadinanza perché, come saprà, i termini per il riacquisto sono chiusi da ormai 25 anni. Ogni anno il numero degli iscritti all’AIRE aumenta, come sottolineato poc’anzi, e così aumenta anche il numero di concittadini che necessitano di servizi efficienti».

«Immaginate se ogni anno una città come Agrigento, Benevento o Carrara, sparisse dal territorio italiano per riapparire in varie parti del mondo».

«Per ben oltre un decennio, il blocco del “turnover” del Ministero degli Esteri ha comportato una drastica diminuzione del personale di ruolo nelle nostre sedi consolari, ma questo governo continua ad ignorare l’importanza dei servizi consolari, non riconosce che fornire servizi adeguati, degni di una nazione ricca, occidentale, quale l’Italia, ha un diretto impatto sulla reputazione del nostro Paese nel mondo e rappresenta il nostro biglietto da visita all’estero. E con l’aumento, ogni anno, dei connazionali che decidono di trasferire la residenza all’estero, si dovrebbe avere un piano mirato, lungimirante, proiettato verso il futuro. E invece, questo governo sceglie di guardare dall’altra parte ed ignorare le criticità della nostra rete diplomatico-consolare che, prima o poi, toccano tutti gli italiani nel mondo».

«Proprio per questo, per cercare di colmare questa lacuna, ho presentato un emendamento che chiedeva di bandire uno o più concorsi pubblici o scorrere le graduatorie vigenti con il fine di assumere ulteriori 100 unità di personale per il 2023 e 420 per il 2024. Un emendamento che, però, è stato bocciato».

«Sempre a sostegno della nostra rete consolare, ho presentato un emendamento per aumentare la dotazione del rimborso spese ai nostri consoli onorari nel mondo, i quali forniscono un servizio prezioso al MAECI e praticamente a costo zero, un emendamento che chiedeva un aumento di appena 400, 000 euro per tutti i 344 consoli onorari nel mondo, una cifra sostanzialmente irrisoria, ma anche questo mi è stato negato».

«Passiamo al Turismo di Ritorno o Turismo delle radici, un tema che, chi conosce il mio impegno parlamentare, sa che mi sta molto a cuore e per il quale mi sono spesa. Come sicuramente saprete, il MAECI ha intitolato l’anno 2024 come Anno delle radici italiane, un grande evento di richiamo per gli emigrati italiani nel mondo e per i loro discendenti. Alla luce di questo importante appuntamento per i connazionali italiani all’estero, ma soprattutto per il settore turistico di questo Paese, ho presentato due emendamenti importanti».

«Presidente, nella Legge di Bilancio del 2021, cioè all’apice di un periodo così difficile dal punto di vista economico e sanitario per il nostro Paese, sono riuscita a far approvare un emendamento che per gli ultimi tre anni ha consentito l’ingresso gratuito agli iscritti AIRE ai musei pubblici e ai parchi archeologici statali».

«In questi tre anni, nonostante il COVID, sono milioni i concittadini nel mondo ad aver usufruito di questo mio emendamento, come ha dichiarato tempo fa anche l’ex ministro del Turismo Garavaglia, esponente importante di questa maggioranza. In un momento così difficile per il nostro Paese, questi nostri concittadini hanno contribuito alla ripresa economica dell’Italia con introiti che hanno superato di gran lunga il costo associato alla scontistica prevista poiché hanno pernottato, mangiato e comprato italiano durante il loro soggiorno. Peccato che questo governo non abbia voluto riconoscere il valore di questo emendamento e che non abbia voluto rinnovarlo. Peccato che questo governo si riempia la bocca di “orgoglio italiano nel mondo” senza mai dimostrarlo nei fatti».

«Idem per quanto riguarda la modesta scontistica proposta da me per incentivare il turismo ferroviario sul territorio nazionale, sempre per gli iscritti AIRE. E per i nostri Comites, organismi di rappresentanza di base, presenti in tutto il mondo dove vi è una comunità italiana importante, a sostegno soprattutto dei nuovi arrivati e che forniscono un servizio importante, rimangono dimezzati i fondi erogati dal governo precedente».

«E sul fondo lingua e cultura, per i nostri enti promotori di lingua italiana? Anche questo, Presidente, dovrebbe essere il nostro biglietto da visita nel mondo, perché attrae visitatori al nostro Paese e perché assicura la continuità della nostra lingua per le generazioni successive. Invece zero. Tutti emendamenti bocciati».

«Cari colleghi della maggioranza, le mancate politiche a favore degli italiani nel mondo in questa Legge di Bilancio, e da parte di questo Governo, in generale, non sono un torto che si fa agli “emigrati” ma rappresentano invece un grande torto all’Italia. Gli italiani nel mondo non hanno bisogno di mancette, ma di politiche lungimiranti che sappiano valorizzare questo grande bacino con enorme potenziale, soprattutto economico, e che sono, tra l’altro, i più grandi promotori del Made in Italy e che contribuiscono alla ricchezza di questo Paese».

«Peccato. L’ennesima opportunità sprecata».

Foto: Senato della Repubblica

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