Proposta di sanità a pagamento per gli italiani all’estero

Proposta di sanità a pagamento per gli italiani all’estero / Immagine: Puntodincontro

Ore 06.44 – Sei milioni di italiani all’estero potrebbero continuare a usufruire dei servizi di sanità offerti dallo Stato. La proposta viene da Fratelli d’Italia —il partito politico della premier Giorgia Meloni— ed è stata depositata in commissione Sanità e Affari sociali della Camera.

L’idea è nata dalla necessità di salvare i conti dello Stato: chi, tra gli italiani residenti all’estero, obbligati per legge a iscriversi all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), volesse mantenere il diritto all’assistenza sanitaria italiana, potrebbe dover versare un contributo annuale. Se la proposta fosse approvata, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della norma si convertirebbe in un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm).

«Poiché il costo di un paziente italiano in Italia è, stando ai dati Istat, di 3mila euro l’anno» —ha affermato il deputato di Fdi eletto nella ripartizione America Settentrionale e Centrale Andrea Di Giuseppe— «e poiché si presume che queste persone si recherebbero in ospedale solo in casi eccezionali, è alquanto probabile che l’importo sarà di 1.500 euro l’anno, 200 euro in più, 200 euro in meno».

Il parlamentare aveva anticipato a Puntodincontro l’iniziativa poco meno di un anno fa.

Secondo Di Giuseppe, «nelle casse dello Stato entrerebbero ogni anno 8,9 miliardi, ovvero il 31% circa dei 28 stanziati con la manovra 2024 e il decreto legislativo che avvia la riforma fiscale. Questa legge farà emergere i due terzi in più di italiani che oggi sono residenti stabilmente fuori dall’Italia, e che non si sono iscritti all’Anagrafe in quanto se lo avessero fatto avrebbero perso la tessera sanitaria».

Il deputato ha spiegato come l’obiettivo sia «recuperare risorse economiche ingenti», partendo dalla considerazione che «ci sono persone che vivono e versano tasse all’estero, non contribuiscono in nessun modo a livello fiscale e usano l’assistenza sanitaria in Italia, pesando sulle casse dello Stato» (tg24.sky.it).

Immagine: Puntodincontro

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