Ore 13.00 – All’interno del Doing Export Report 2024, Sace —il gruppo assicurativo-finanziario specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale— ha individuato 14 Paesi, tra cui il Messico, che si sono distinti per crescita, ambizione, trasformazione e alto potenziale per le esportazioni delle aziende italiane.
Oltre al vicino meridionale degli Usa, l’elenco include Brasile, Colombia, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, India, Cina, Vietnam e Singapore.
«Sono i Paesi dove abbiamo visto che esiste un maggior potenziale per le nostre imprese di poter andare a catturare i flussi di esportazioni, nazioni dove si prevede un’alta crescita nei settori dove le aziende del Bel Paese risaltano, per cui li abbiamo identificati come quelli più promettenti per le vendite estere del Made in Italy», ha dichiarato Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, a margine della presentazione del rapporto.
«Il Messico è tra le economie a più alto potenziale, nonché il primo destinatario dei nostri beni in America Latina», si legge nel documento.
«L’economia messicana è, infatti, la più aperta tra le principali dell’area (l’interscambio commerciale su Pil ammonta all’88%), presenta forti legami con il vicino mercato statunitense ed è particolarmente diversificata a livello di produzione manifatturiera».
«Le nostre vendite nel Paese sono attese crescere dopo anni di incrementi già intensi e il team di SACE a Città del Messico lavora in questa direzione».
«In particolare, la domanda di macchinari —prevista in aumento rispettivamente del 6,2% e del 6,6% quest’anno e il prossimo— potrà trovare ampi sbocchi proprio per la forte vocazione manifatturiera messicana».
«Anche i mezzi di trasporto continueranno a costituire uno dei settori principali di export (+5,1% nel 2024 e +4,7% nel 2025) grazie anche al buon posizionamento messicano nelle filiere dei veicoli elettrici».
«Sebbene ancora su livelli contenuti, il settore dell’aerospazio risulta in forte espansione e potrebbe dunque costituire una fonte di domanda per le imprese italiane della filiera».
Immagine: Puntodincontro