Un nuovo decreto limita la cittadinanza italiana iure sanguinis

Un nuovo decreto limita la cittadinanza italiana iure sanguinis / Immagine: insieme.com.br

Ore 10:50 – Il 28 marzo 2025 il governo italiano ha emanato, con procedura d’urgenza, un decreto-legge (n. 36/2025) che modifica drasticamente la legge 91/1992 sulla cittadinanza italiana.

Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale con effetto immediato, ha lasciato sorpresi avvocati, famiglie e centinaia di cittadini in attesa del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis.

Secondo l’avvocata Irene Damiani, dello studio internazionale Damiani & Damiani, la norma non solo cambia radicalmente i criteri di trasmissione della cittadinanza, ma applica retroattivamente un termine di decadenza –fissato al 27 marzo 2025– oltre il quale le domande vengono automaticamente respinte, anche se pronte per essere depositate.

Con effetto dal 29 marzo 2025 la cittadinanza italiana per nascita da cittadini italiani (iure sanguinis) verrà riconosciuta solo fino alla seconda generazione, quindi ai nipoti diretti di un cittadino italiano nato in Italia.

I pronipoti (terza generazione) potranno accedere alla cittadinanza solo se il genitore è nato in Italia o ha risieduto in Italia almeno due anni prima della nascita del figlio.

I ricorsi presentati dopo il 27 marzo 2025 vengono considerati tardivi e infondati per legge, anche se preparati prima della pubblicazione del decreto.

Viene vietato l’uso di mezzi di prova come il giuramento o la testimonianza nei procedimenti giudiziari relativi alla cittadinanza italiana, contraddicendo principi consolidati di diritto civile.

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