Roma, il Senato messicano alla conferenza sul dialogo interreligioso

Roma, il Senato messicano alla conferenza sul dialogo interreligioso / Foto: presidente.camera.it

Ore 10:10 – Da giovedì 19 a sabato 21 giugno, in coincidenza con l’anno giubilare indetto da Papa Francesco, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica Italiana hanno ospitato la seconda conferenza parlamentare sul dialogo interreligioso, dal titolo Rafforzare la fiducia e abbracciare la speranza per il nostro futuro comune.

L’evento è stato organizzato e promosso dal Parlamento italiano in collaborazione con l’Unione interparlamentare (Uip), ente internazionale composto da membri dei Parlamenti di 179 Paesi.

Il programma ha compreso un dibattito sul tema del contrasto all’odio basato sulla religione o sul credo.

Ha partecipato all’incontro Gerardo Fernández Noroña, presidente del Senato messicano e membro del Movimento di Rigenerazione Nazionale, il partito che detiene la maggioranza al Congresso.

Nel suo discorso, il politico 65enne, noto per le sue proteste, soprattutto dopo le elezioni presidenziali del 2006 – in cui denunciò brogli insieme all’allora candidato Andrés Manuel López Obrador – ha fatto riferimento al conflitto in Palestina, contestando il silenzio internazionale sulla questione, invitando a chiederne la fine e a promuovere la convivenza tra i popoli.

«Sento un peso sul cuore che mi opprime, un peso che non posso affrontare da solo», ha detto.

«Sono uno dei pochi» —ha continuato— «che ha alzato la voce nel mio Paese contro ciò che sta accadendo sul suolo palestinese. Trovo inconcepibile il silenzio su ciò che sta accadendo: diciottomila bambini assassinati da uno Stato professionista, chiese e moschee, che sono luoghi sacri, distrutti insieme a ospedali e scuole».

«Voglio» —ha aggiunto— «che le nostre voci si alzino per chiedere che tutto questo finisca. Entrambi i popoli, ebraico e palestinese, hanno il diritto di esistere, hanno il diritto di coesistere, hanno il diritto al dialogo, hanno il diritto alle opportunità, hanno il diritto al rispetto delle loro diverse opinioni religiose, politiche ed etiche, ed è per questo che sono voluto venire a questo incontro. Vengo per chiedere di rompere il silenzio».

Foto: presidente.camera.it

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