In Messico sono iniziate le campagne elettorali

In Messico sono iniziate le campagne elettorali / Immagini: Puntodincontro

Ore 04.34 – In Messico sono iniziate ieri ufficialmente le campagne dei tre aspiranti alla presidenza della repubblica.

La candidata del Movimento di Rigenerazione Nazionale (Morena), Claudia Sheinbaum, ha illustrato ai suoi sostenitori le linee generali di azione del suo governo se dovesse prendere le redini del potere esecutivo dopo le elezioni che si terranno il 2 giugno.

Risaltano diverse iniziative nell’ambito della parità di genere e della lotta alla violenza sulle donne, ma anche di tutela dell’ambiente, approvvigionamento idrico, promozione della transizione energetica, energie rinnovabili ed elettromobilità.

Per quanto riguarda la sicurezza, la candidata del partito che attualmente governa il Paese ha affermato che continuerà a concentrarsi sulla lotta alle cause della violenza e che rafforzerà il coordinamento del potere esecutivo con la Procura Generale della Repubblica.

In campo economico, l’ex sindaca di Città del Messico ha assicurato che continueranno gli aumenti del salario minimo «in accordo con il settore imprenditoriale», perseguendo un accrescimento nominale di circa 11% annuo. Si è impegnata, inoltre, a sostenere l’iniziativa proposta dal presidente Andrés Manuel López Obrador per aumentare le somme ricevute dalla popolazione pensionata. Nel campo delle infrastrutture, Sheinbaum ha indicato che continueranno i progetti di costruzione di vie di comunicazione, verranno ampliate le rotte di Mexicana de Aviación e verranno migliorati l’aeroporto internazionale di Città del Messico e l’aeroporto Felipe Ángeles. Sono previste anche azioni per trasformare il Messico in una «potenza portuale».

La portabandiera di Morena promuoverà, inoltre, le attività del Messico in ambito scientifico, proporrà aumenti al sostegno agli studenti universitari e post-laurea e intraprenderà iniziative per migliorare gli stipendi degli insegnanti.

Riferendosi alla magistratura, Sheinbaum ha dichiarato che sosterrà l’iniziativa che propone che i giudici «siano eletti dal popolo del Messico» e in ambito politico proporrà una riforma elettorale ed emendamenti costituzionali affinché a partire dal 2030 sia espressamente vietata la rinnovazione dei mandati nelle cariche elettive.

La candidata dell’alleanza dei partiti di opposizione, Xóchitl Gálvez, ha invece iniziato la sua attività a Fresnillo, nello Stato di Zacatecas, sottolineando che se arriverà alla presidenza attaccherà frontalmente la violenza che affligge il Paese.

«Il Messico vuole la pace. Comincio la mia campagna a Fresnillo perché è qui che la gente ha più paura della delinquenza», ha detto, sottolineando che durante il governo del presidente López Obrador si è registrato il più alto numero di omicidi della storia.

La portabandiera dei partiti PAN, PRI e PRD ha affermato che proporrà un’agenzia doganale binazionale degli Stati Uniti e del Messico, con personale certificato per fermare l’importazione di armi e precursori chimici per il traffico di droga. Ha proposto, inoltre, la costruzione di un carcere di massima sicurezza ed ha assicurato che il suo governo concentrerà l’attenzione sulle vittime e darà priorità alla ricerca delle persone scomparse.

«Preferisco» —ha affermato— «una collaborazione bilaterale rispettosa e trasparente con gli Stati Uniti piuttosto che continuare a permettere ai cartelli di controllare regioni sempre più vaste del nostro Paese. Morena difende la sovranità dei cartelli, io quella dei messicani».

Gálvez ha assicurato che non eliminerà nessuno dei programmi sociali introdotti dall’attuale governo e ha annunciato che abbasserà a 60 anni l’età per ricevere la pensión para adultos mayores, di cui beneficiano attualmente i cittadini messicani di età superiore ai 65 anni e che consiste in un sostegno economico di 2.550 pesos ogni due mesi.

Jorge Álvarez Máynez, candidato del partito Movimiento Ciudadano, ha iniziato la campagna a Lagos de Moreno, nello Stato di Jalisco, dove ha sostenuto che i maggiori problemi del Messico sono la violenza e l’impunità. Ha affermato che si tratta di questioni che non si risolvono con promesse e incongruenze, ma con l’empatia.

«Anch’io» —ha detto— «temo per il futuro delle mie figlie, dei miei figli e di chiunque sia stato vittima di questa fallita strategia di sicurezza, ma affronterò il problema e mi assumerò la responsabilità entro sei anni di iniziare la pacificazione del Paese. Avvierò la costruzione della giustizia per porre fine all’impunità e alla violenza».

Immagini: Puntodincontro

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