CGIE e Comites: nuova riunione per gli aiuti umanitari all’Ucraina

CGIE e Comites: nuova riunione per gli aiuti umanitari all'Ucraina

Ore 14.03 – Il CGIE ha convocato una nuova riunione in videoconferenza con i Comites di tutto il mondo, invitando Associazioni, Enti, Organizzazioni e i singoli volontari impegnati direttamente sul campo.

A quasi due settimane di distanza dalla riunione in videoconferenza organizzata dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero con i nuovi Comitati degli Italiani all’Estero di Bucarest, Budapest, Mosca, Praga, Varsavia, Vienna e Tunisi, è opportuno acquisire informazioni dirette per organizzare, in maniera sistemata, coordinata e mirata, gli aiuti alle persone ucraine in fuga dalla guerra, che in modo esponenziale si sono riversate alle frontiere e nei paesi limitrofi.

In queste due settimane c’è stata un’intensificazione della guerra con enormi perdite di vite umane di militari e civili, almeno due milioni di sfollati interni e altri 12 milioni di persone direttamente colpite dal conflitto e, ad oggi secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), sono già oltre 3 milioni i rifugiati in fuga dall’Ucraina.

Le persone in cerca di una sistemazione sicura sono per lo più donne, bambini e anziani, ospitati maggiormente in Polonia, in Romania e in numero minore in Moldavia e in altri paesi europei, compresa l’Italia. In Ucraina, del resto, ci sono ancora alcune centinaia di cittadini italiani in attesa di espatrio.

La videoconferenza si svolgerà sabato 19 marzo 2022 alle ore 12.00 (ora italiana, le 5 del mattino nel Messico centrale) e potrà essere seguita sulla pagina Facebook del CGIE all’indirizzo seguente: https://facebook.com/CGIE2011

Il CGIE, attraverso le sue Consigliere e i suoi Consiglieri, segue le vicissitudini di questa guerra tenendo rapporti diretti con tutti i soggetti impegnati nei soccorsi e nell’ospitalità, coordinando l’invio di materiali di prima necessità, di medicine e di fondi per aiutare i profughi e le organizzazioni italiane, in particolare i Comites, le Missioni Cattoliche, le Associazioni, i Patronati, e tantissimi volontari compresi i nostri connazionali arrivati alle frontiere direttamente dall’Italia.

Il CGIE sta anche cercando di coordinare gli interventi collaborando con le Ambasciate italiane e ucraine.

Condividi questo articolo / Comparte este artículo