Eni aumenta l’investimento in tre giacimenti messicani

Eni aumenta l'investimento in tre giacimenti messicani / Foto: globalenergy.mx

Ore 07.36 – La Commissione nazionale idrocarburi del Messico (Cnh) ha approvato in seduta straordinaria la revisione del programma presentato da Eni per i progetti estrattivi della società italiana in un’area di 67,2 chilometri quadrati al largo dello stato di Tabasco che ospita i giacimenti di Amoca, Tecoalli e Miztón.

L’investimento previsto è stato incrementato, passando da 575,7 a 716,8 milioni di dollari. Di questa somma, il 61% sarà destinato alla produzione, il 36% allo sviluppo e il 3% a operazioni di smantellamento.

L’attività sarà realizzata in cinque pozzi, uno in più rispetto a quelli previsti nel documento precedente, ha riferito il direttore generale dei programmi estrattivi della Cnh, Francisco Castellano. “L’azienda, inoltre — ha aggiunto — aveva pianificato cinque completamenti che stanno aumentando a sette, a seguito della riprogrammazione per il 2024 e 2025”.

La Cnh ha segnalato variazioni nel volume del petrolio, stimato in 17 milioni di barili – 170.000 barili in più rispetto a quanto preventivato in precedenza – e del gas, che è diminuito da 10,94 a 9,9 miliardi di piedi cubi.

Le operazioni di Eni in questi campi petroliferi vengono effettuate a una profondità media di 2.000 metri sotto il fondale marino.

Eni è presente nel Paese latinoamericano dal 2006 e concentra le attività nel Golfo del Messico dal 2015, anno di acquisizione dell’Area 1 nella Cuenca del Sureste. «Il ritrovamento nel prospetto esplorativo di Yatzil, nelle acque medio-profonde del Blocco 7, conferma il valore e la solidità del portafoglio dei nostri asset locali, che includono anche le scoperte di Amoca, Miztón e Tecoalli, si legge nel sito web dell’azienda.

Foto: globalenergy.mx

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