Città del Messico, due artisti italiani alla mostra ‘The B Project’

Città del Messico, due artisti italiani alla mostra 'The B Project' / Foto e immagini: Galería Errante

Ore 15.57The B Project è la nuova mostra che prenderà il via il 28 novembre, fino al 1º dicembre, all’interno dell’iconica Casa del Atrio di Città del Messico, progettata dall’architetto Antonio Attolini Lack.

L’iniziativa è coordinata da Galería Errante, uno spazio espositivo nomade fondato nel 2015 da Alessandra Migliano, gallerista e curatrice italo-messicana che è riuscita a incorporare grandi nomi dell’arte internazionale nel corso della sua carriera.

Nella residenza saranno esposte le opere di vari artisti, con la lettera B in comune, come Betsabeé Romero, Barry Wolfryd, l’italo-statunitense Bradley Narduzzi e gli italiani Fabrizio Bonvicini e Benito Macerata.

Macerata sarà presente con opere che fondono la pittura con la sperimentazione di materiali. Già fashion designer per molti marchi, dopo la presentazione della sua storia artistica all’esclusiva Columbus Citizens Foundation di New York e l’esposizione delle sue creazioni in quel di Dubai, Macerata ha avviato una proficua collaborazione con Alpemare di Forte dei Marmi, di proprietà della famiglia di Andrea Bocelli.

«Questa opportunità in Messico è come la ciliegina sulla torta che conclude quest’anno bellissimo a livello artistico, con l’esperienza fantastica con la famiglia Bocelli e il loro gruppo di lavoro e il rinnovo della collaborazione per il prossimo anno. Chiudiamo così una stagione fantastica per la mia crescita artistica. La soddisfazione è enorme, con diverse collaborazioni in chiusura e molta attenzione e richieste da parte di gallerie internazionali. Ringrazio oltre alla famiglia Bocelli anche la Columbus Citizens Foundation per le splendida opportunità per le possibilità che mi ha aperto sul mercato americano. Ora arriva il Messico dove esporrò dei quadri in carta fatta a mano da una cartiera di Fabriano, in cui inserisco, forme, lacci e pezzi di pelle per comporre le mie opere», ha raccontato l’artista marchigiano all’Adnkronos.

L’altro artista italiano presente sarà Fabrizio Bonvicini, per il quale il legno è una questione di democrazia.

Rispetto ai metalli o alle pietre preziose, questo materiale è ampiamente disponibile in natura e soddisfa le esigenze di molti.

Fabrizio crea utilizzando diverse tecniche, a seconda della fase di lavoro e del tipo di obiettivo: la motosega per ridurre le dimensioni, lo scalpello, il taglierino dal dentista per i pezzi più piccoli, le seghe giapponesi forgiate a mano per ottenere forme geometriche e tonnellate di carta vetrata.

Influenzato da tutto ciò che lo circonda, dall’architettura alle forme astratte, la sua più grande ispirazione viene dalla natura e dall’effetto del vento e della pioggia sulle rocce, un’azione lenta e corrosiva di sedimentazione e stratificazione che rappresenta l’eternità del tempo nella materia.

E così i suoi gioielli diventano forza ed energia naturale, un condensato di agenti atmosferici racchiusi in piccole sculture che vivono simbolicamente come amuleti, carichi di energie naturali e spirituali.

Nella sua vita Fabrizio ha disegnato decorazioni per la casa, accessori di moda ed ha condotto ricerche.

Raggiunta la maturità, ha deciso di realizzare ciò che davvero conta per lui: produrre gioielli, scegliendo un materiale insolito come il legno, senza seguire la moda, ma semplicemente indagando forma e armonia.

La mostra The B Project sarà inaugurata giovedì 28 novembre 2024 alle ore 17 nella Casa del Atrio di Città del Messico, Campestre 20, San Angel Inn e potrà essere visitata fino al 1 dicembre.

Foto e immagini: Galería Errante

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