![Il turismo lento della Via Francigena](https://puntodincontro.mx/wp-content/uploads/2022/05/viafrancigenavert.webp)
Ore 03.17 – Il “turismo lento” è un modo di viaggiare sempre più diffuso, che nasce in risposta alla frenesia che caratterizza la vita quotidiana e non permette di rilassarci e prenderci il tempo per ammirare le bellezze che ci circondano. Si tratta di una filosofia che pone l’attenzione sui dettagli e accompagna il viaggiatore alla scoperta di luoghi poco conosciuti, culture diverse e prodotti locali, nel pieno rispetto dell’ambiente, procedendo con calma e lentamente in modo da cogliere ogni straordinario particolare.
Un ottimo esempio di questa forma di percorrere il territorio italiano è la Via Francigena. Un tempo cammino di pellegrinaggio verso Roma e la Terrasanta all’insegna della ricerca interiore, oggi questo itinerario continua a rappresentare l’occasione per ritrovare il contatto con se stessi.
Insieme ai territori che furono testimoni degli eventi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento —nei pressi del fiume Giordano— e a Santiago di Compostela —nel nord-ovest della Spagna, presunto luogo di sepoltura dell’apostolo San Giacomo— il pellegrinaggio a Roma, in visita alle tombe di Pietro e Paolo, era nel Medioevo una delle tre peregrinationes maiores. Per questo l’Italia era percorsa continuamente da viandanti provenienti da ogni parte d’Europa. Molti si fermavano a Roma, mentre altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Brindisi e da lì s’imbarcavano per Gerusalemme.
Grazie ai diari di viaggio, e in particolare agli appunti di un illustre pellegrino, Sigerico, è stato possibile ricostruire l’antico percorso della Francigena. Nel 990, dopo essere stato ordinato Arcivescovo di Canterbury da Papa Giovanni XV, l’abate tornò a casa annotando su due pagine manoscritte le 80 mansioni in cui si fermò a pernottare. La cronaca di Sigerico viene tuttora considerata la fonte più autorevole, tanto che spesso si parla di “Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico”, per definire la versione più “filologica” del percorso.
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Il tracciato si snoda per oltre tremila chilometri tra Canterbury e Roma per poi proseguire verso l’estremo tacco dell’Italia —Santa Maria di Leuca—, attraversando il Kent, nel Regno-Unito, le regioni Haute-de-France, Grand Est e Bourgogne-Franche-Comté in Francia, i Cantoni Vaud e Vallese in Svizzera e la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, la Liguria, la Toscana, il Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia in Italia. Nel 1994 il cammino è stato dichiarato Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, una certificazione rilasciata ai percorsi fisici e luoghi che promuovono le tradizioni, la storia e la memoria del Vecchio Continente.
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Un sentiero in Emilia Romagna
Il tratto italiano fino a Roma si estende dal passo del Gran San Bernardo, in Valle d’Aosta, con una lunghezza complessiva di circa 945 chilometri che attraversa nove Regioni. È percorribile a piedi con una media di 20 chilometri al giorno e un mese e mezzo circa di durata, oppure in bicicletta —con un’ibrida o una mtb— pedalando per 60 chilometri circa al giorno che consentono di completarlo in un paio di settimane.
In entrambi i casi l’itinerario è adatto a tutti.
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Una delle tappe della Toscana, da Gambassi Terme a San Gimignano
Sempre costellato da segnavia per indicarne la direzione, il percorso si insinua tra città e natura attraverso sentieri montani, mulattiere, vie campestri, strade alberate e antichi selciati. Attraverso i pascoli valdostani, la Pianura Padana, gli argini del Po, le foreste degli Appennini, le campagne toscane e i laghi laziali, passando per risaie, campi di grano e vigneti, si cammina nell’abbraccio della natura accompagnati dal silenzio e dalla pace.
Lungo l’itinerario sono presenti strutture ricettive di accoglienza, ristorazione e servizi destinati a chi lo percorre. Ad essi si accede con la Credenziale, un apposito documento emesso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene da timbrare durante le tappe e che consente di usufruire di agevolazioni. Percorrendo gli ultimi 100 chilometri a piedi o 200 in bicicletta, si riceve anche il Testimonium, certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio.
Sono disponibili app e guide ufficiali, con descrizioni dettagliate delle principali tappe italiane e delle loro varianti, con tutte le informazioni tecniche: lunghezza, dislivelli, ricettività, punti di ristoro e rifornimento e mezzi pubblici per raggiungere o lasciare le località di partenza e arrivo.
Per ulteriori informazioni sulla Via Francigena, è possibile consultare il sito specifico dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo www.italia.it.